la mia danzatrice

 

 

Bhangra.
Il volume trema nell'aria.
E il suono odora di spezie e incensi, di strade polvere e fiori in ghirlanda.
Donne dall'ombelico di ambra.
Arrotolano polsi e fianchi nel suono.
Ondeggiano unghie dai colori del fuoco e orecchini che sembrano catene d'amore e di possesso.
Ventri col segno dei fianchi segnato nel passo, scatto bizzoso della gamba, ruotare d'anca, lo sguardo della danzatrice è nei tuoi occhi.
Ci muori incatenato e lei scherma di dita e sfavillio di lacca il nero fuoco dello sguardo.
I piedi nudi. Tinti di henna.
La cavigliera che tintinna coperta dal suono che rimbomba.
Perduto a seguirla.
E' lei la musica.
Fluida.
Avvolge il tuo pensiero e se lo porta.