Della pioggia e del sole
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E' bello uscire. Persino nella pioggia di un gennaio che ha più capricci e dubbi sul suo farsi stagione di un bambino che non riesce mai a svestirsi della sua incoscienza e irruenza e incapacità di trovare un equilibrio, e a farsi non dico re, ma nemmeno uomo. E' bello. Uscire come notti fa in un vecchio film da un tunnel stretto buio e sottile i prigionieri dal campo dei nemici. Superando la paura del buio, la claustrofobia del tunnel così stretto e privo d'aria in cui si erano infilati, delle sentinelle sulle torrette, del non sapere senza un documento nella terra occupata e avendo perso i loro mille legami dove scappare a cercare di vivere, e nemmeno in realtà dove andare. Pur sapendo che nemmeno era loro non dico garantito, ma manco probabile che la cosa potesse poi riuscire. Ma dovevano trovare la forza e uscire. Farlo solo perchè volevano vivere e tentare la sfida di sentirsi vivi invece di precipitare. E' bello uscire se persino in una città di pioggia hai ritrovato la voglia del sole. E io se alzo lo sguardo, e lo vedo anche se piove, e mi lascio affascinato ed emozionato, come chi non aveva mai visto un sole, bruciare. |