l'amore: ovvero diagnosi e terapia (dialogo in corsia)

 

 

- Per quanti giorni non ha mangiato? -
- Per quanto tempo il sonno ne è stato disturbato? -
- E l’intensità acida in gola dopo poco ore dal pranzo, e quel senso di nausea latente, è durata a lungo? -
- Quel torpore e quella difficoltà a concentrarsi? -
- L’intolleranza alla luce e alle persone? -
- L’ipersensibilità ad ogni odore che avesse assonanza? -
- Quel senso di vuoto tondo da cannonata fermata al volo a metà pancia? –
- E la vertigine ad occhi chiusi? –
- E quel dolore al petto, sordo ? e quel senso di svuotamento ?-

- Poco tempo, dottore. E’ arrivato qua tre giorni fa ed è già via.-
- Evidentemente era solo davvero indigestione -
- E il malato è stato dimesso stamattina…-

- Bene, sono contento, è arrivato qui che sembrava dovesse morire.
- Si lamentava e aveva mille sintomi, difficile da diagnosticare…

- Sì, ha firmato le auto-dimissioni stamattina per uscire.
Diceva che aveva nuovamente fame.
E che la primavera, e il buon sapore che sale dalle trattorie, e non le sue cure, l’avevano aiutato a guarire.
L’infermiera del reparto, venendo per il turno dice che l’ha visto a un tavolino, proprio in piazzetta, che ordinava un ben di dio di cose da mangiare… -

- Finirà col fare un’altra indigestione,…e col tornare !
Tenga pronto un letto e altre due giovani infermiere…. –