Il chiodo

 

 




Di chi sei innamorata quando ti innamori.
Di chi canti le spire e i colori.
Di quanto affonda la tua lingua in gola al suo respiro a cercare in te lo stomaco svanito, che ti ha rubato via solo il pensiero.
Di chi immagini i colpi nelle reni, e dondoli senza nemmeno rendertene conto quando seduta alla scrivania, sei lì. E con le dita del tuo ventre scrivi.
Di chi senti la voce tra le spalle, dietro la nuca, ora che leggi e vivi.
Del vento che non ha direzione e ha ritmo di campana mentre lui dentro ti annoda.
Dell'acqua che ti bagna quando in te dopo si lava. Innaffialo coi tuoi umori, fallo crescere ancora.
Tienilo dentro, sei l'unico vampiro di cui non ha paura. Ti trafiggerà sappilo.
Salirà in te come un chiodo nel cuoio tenero della sua cintura.
Intorno a lui, lì piantato ballerai, e ti farai asola per il suo piacere.
Circondalo con la tua pelle.
Fallo.
Fallo bruciare così fino a farlo fondere, diventare lava rossa, poi aria di ferro e poi in te, definitivamente fallo svanire.