Il vento (II)
 

 

 
 
 
 
 




Il vento si alza senza preavviso.
Calma di vento e poi sembra che cresca il ritmo.
Del vento amo questo.
Tu non lo aspetti e lui decide.
Se avere quattro quarti o un ritmo diverso.
Se portare il caldo del deserto o il brivido o solo refrigerio nelle notti in cui dal mare sale l'umido del sole che ormai si è ritirato e che ha fatto sudare il mare tutto il giorno.
Il vento.
Il vento porta le parole di discorsi che sono iniziati altrove.
Le spezza e le scompone.
Loro parlano là in fondo.
Poi il vento avvicina solo alcune parole.
A sprazzi, ne fa il testo della sua canzone, le adatta e tronca sul suo ritmo.
Scompone in brandelli di suono il senso.
Spettina la logica e il senso, scompone, offre e nega.
Spinge le parole come navi in qualche porto.
Lava il cuore e soffoca la mente quando si schiaccia contro il viso che gli offri e ti tronca il respiro.