Le gocce
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E’ la necessità del tempo.
A fare del carbone, pressato sotto montagne, immemori dell’uomo, diamante. A
farne compattare fibre e cristalli, da informi scarti di un incendio, materia
organica in disfacimento, a perfetto, intangibile quasi e incorruttibile
cristallo.
E’ la necessità del tempo, il gioco delle acque che dilavano e ne sgrezzano la
polvere, liberandone l’essenza del profumo e del sapore dalla scoria, a
trasformare la polvere di pianta in caffè, miscela di odori e assonanze nella
tazza che hai sul tavolo davanti. E stai bevendo lentamente.
Mi regalarono anni fa un alambicco.
Mi innamorai del suo mistero. Della magia e del silenzio del suo tempo.
Perché esiste un tempo del silenzio, in cui le forme prendono la strada,
autonome, la loro, e il loro tempo, e trasformano se stesse, sgrezzano asperità,
sfrondano tutto ciò che è estraneo all’essenza, e conducono a distillare le
piccole gocce.
Escono lente dall’alambicco. Sembrano quasi non uscire mai.
Sembrano indugiare eterne, incerte.
Poi cedono alla loro stessa legge. E trasformano mais, patate, grano, zucchero
di canna, fiori, resine, frutta, in alcool tiepido, essenza pura, distillata,
rarefatta e limpida, avvolgendosi sulle spire goccia dopo goccia.
E la goccia sembra volersi negare all’impazienza, dondola. Oscilla rotta da ogni
più impercettibile vento o pensiero. Sospesa al filo sempre più sottile e reso
fragile dalla sua man mano più matura consistenza.
Ma scende.
Un attimo prima era lì, sembrava ancora incerta.
Il tempo di una pausa dello sguardo ed è caduta a stringersi alle altre,
svanendo e aumentandone profumo e forza.
E’ il tempo del silenzio, quello in cui si attende che si arrivi all’essenza.
E il tempo in cui cessa il fragore dei pensieri, delle emozioni. E ne matura il
senso.
Quando cuore e cervello e turbine dei sensi affrontano se stessi.
E ogni goccia attende.
Di perdersi e ritrovarsi nelle altre. Il tempo di capire le emozioni.
E poter dare, alla natura distillata poi, e alla sua fragranza, fattasi piena al
maturare delle gocce, il nome di un profumo. Di una essenza.
Davanti all’alambicco. In silenzio.
Ascolto il ticchettio nel piattino di rame delle prime gocce.
E penso.