Perchè le dita
 

 



 

  A volte si scrive se non si può parlare.
Se non si accende la voce e il silenzio anche tace.
Si scrive perché si vorrebbe scrivere anche una risposta, perché il silenzio ed il pensiero fanno troppo rumore.
Perché si sente l’eco vibrare anche se alle spalle non c’e’ nessuna parola.

Si scrive.
Di cosa poi.
Del silenzio?
Delle domande. Delle risposte e di ogni risposta che nella vita magari non si neppure dare.
Si scrive perché le dita hanno anche freddo e pestandole più forte del normale si sente magari caldo oltre ad un piccolo familiare rumore. E’ il rumore che solitamente da sicurezza.

Si scrive e si domanda. Dentro e fuori.
Si scrive perché a volte la testa corre troppo forte e sembra uscire fuori.
Perché non si sa che sapore si sente.
E si respira anche lentamente cercando di ascoltare ogni altro possibile rumore.
Si scrive e poi si mette via.
Ci sono parole che non sono destinate a essere affisse fuori.
Parlano altre lingue e hanno solo impercettibili e privati colori.

A volte si scrive solo per resistere all’ansia e al bisogno di parlare.