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Corpi
di MdS
La voglia che parte da un altro cielo, da un cosmo animale, accende quel
sole che morde e che ara
solchi di perle in colline di pelle. Asseconda il tramonto, se echeggia
di mare evocato, in spirali di orde calate sulle guerriglie di corpi
sudati. Le ciglia a dogana di bestia a due schiene, riflette la vita nel
cambio, a mercede di sesso, ne segna il passo. Amore inscritto rito di
cerchio, che traccia la messa ametista, lingue sulfuree brucianti di
frusta, modella la faccia a valli rivali all'inferno aggrappate al vento
sfuggite, al miele invischiate.
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sessantaquattro |
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