Frammenti
di Alemar


Hai aderito come se fossi pelle al desiderio che si mischiava al sangue.
Ogni respiro era sempre un rantolo di voglia poco soffocato.
Voglia di sentire il freddo metallico della tua scrivania sulla mia schiena,
mentre il ventre che ti offro brucia le impronte che lasci goloso.
Ho voglia di sentire il tiepido del tuo fiato dietro il mio orecchio,
ho voglia di ascoltare l'ombra della tua voce
mentre mi sussurra piano e lenta il percorso che seguirai per farmi vibrare forte.
Voglia di sentire che non hai fretta,
mentre fotografi momenti immaginati in un fine settimana baciato dal sole.









 

 

sessantanove