Il mio turgore
tiepido
di Daniele Billitteri
Ti propongo il mio turgore tiepido nel mio sogno estemporaneo. Sei di
nuovo da me, ma adesso sei un’altra cosa. Mi abbracci solidale, mi
sorridi affettuosa, ma sento i tuoi seni sul mio petto, quelli che
passano dalla porta prima di te. E quanta pelle d’oca mi hanno regalato
nei giorni della prima vita. Vorrei affondare il viso nell’incavo del
tuo collo e sentire un sospiro diverso, modulato, sfiorare il mio
orecchio. Non so dove mettere le mani perché potrebbero farmi dire cose
che non voglio. Ma nella casualità dell’abbraccio, ecco il mio turgore
tiepido. E adesso tocca a te.
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