Liberamente tratto
di Arancio Primitivo

 


La pelle di lei e’ morbida, ambrata, riflette il calore del sole.
Gli occhi brillano inquieti, curiosi, riflettono l’azzurro del cielo d’estate.
Profumo di mare.
Slaccia le spalline: il prendisole scivola sul pavimento, il candore del seno illumina la penombra della stanza.
Lui l’afferra alle spalle, l’annusa, la stende sul letto.
Poi labbra e lingua segnano il confine tra pelle chiara e pelle abbronzata, dove il sole ha segnato la via. Cerchi intorno ai seni, giù fin sopra al triangolo bianco, poi ruota sui glutei nivei.
Col dito la esplora, umida e calda, e con forza entra dentro di lei.







 

 

quarantasei