Perturba.mento
di Antonella Taravella
La notte dell’incontro, in quell’assieme pieno di perturbazioni a
dondolarmi nelle ossa, nel gioco di sguardi fra i brindisi a cavallo
delle gambe, l'ansimo liquido, l'imbarazzo delle parole, la vastità
della nostra ingordigia tattile negli occhi e nuvole siamesi nei fianchi
ammorbiditi dalle mani, sussurrate all'addiaccio sui muri a picco del
mare in burrasca che percepivo dai polsi.
Ci disegnavamo il piacere nelle ombre barocche della mente, in questi
minareti di voglie, odoroso andare [tornando] che s'inerpica nella calda
voragine fra le cosce.
Siamo pensiero affa.nn.ato, una scarica di muscoli tesi fra erba alta e
papaveri a macchiarci le ossa.