Vibrazioni
di Faber


Lo spinse dentro. Con violenza.
Lo sentì fremere, teso. Vibrare. Spingendoselo dentro.
Muovendolo dentro e fuori il sesso, a cosce larghe.
Puntandosi sul materasso si prese così, agitandolo a soffocarle a fondo per poi sfilarlo coperto del latte del piacere. Lo sentì sempre più caldo e violento, prima che l’orgasmo la prendesse con forza inaudita, tenendoselo dentro tutto, a trasformare onde di piacere in esplosione.
Lo soffocò.
L’uomo, trasformato dalla sua magia, diventato grande come un cazzo. Solo un enorme cazzo.
Sfilato dal suo sesso, un cazzo con gambe, braccia,mani.
Morgana pianse una lacrima sola.
Prima di andarsi a lavare.

 

 

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