Vivendoti
di Luca Balducci (Silverdawn)


Il tuo posto è vuoto, nella penombra ti vedo contro la finestra, a spandere i tuoi sospiri fuori, come a rincorrere stelle di altri mondi. Il tuo corpo è poesia, nella luce sussurrata del mattino, il tuo seno un racconto, un lungo racconto.
Ti chiamo a me, a letto, con me... ti volti, sorridi, non hai più stelle da rincorrere, hai solo freddo da scaldare, pelle da carezzare, lingua da baciare, miele da mangiare. Mentre albeggia rubo ogni grammo dei tuoi sorrisi, spalmo sulla tua pelle tutto il mio volerti, affondo dentro te, come naufrago derelitto, mai disperato, sorrido, vivendoti.

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ottantadue