DELL'EROS DEL PORNO DELL'AMORE

di  Alisa Mittler

 



Erotismo: il complesso delle manifestazioni dell’impulso sessuale sul piano psicologico, affettivo, comportamentale
capacità di suscitare il desiderio sessuale


Sfogli le foto che tu hai scattato alla tua donna, le fai passare tra le dita.
Allegra fa la modella, e di lei hai visto parecchie immagini, anche erotiche, ma queste hanno un sapore diverso e non solo perché le hai scattate tu.
Allegra ha posato per K., il noto fotografo, e le sue immagini sono alla mercé di chiunque: sul catalogo, esposte alle mostre, persino sul sito Internet. Ma sono in bianco e nero, il viso dall’espressione sfumata è spesso in ombra, e benché si vedano le parti intime, hanno un che di sommesso, parole di un dialogo appena sussurrato, non urlano come queste qui a colori.
Stanno nelle tue mani, si vede l’espressione del volto, lo sguardo ironico, ammiccante. Ti eccita il fatto che si sia fatta fotografare anche il viso, così, tu o chiunque, capisci che è proprio lei, che non è solo un corpo, un manichino che posa senza convinzione, ma una donna che mette a nudo la sua sensualità e la sua voglia. Che si offre a quella foto, che adesso guarderai tu, ma che potrebbe, come se avesse vita propria, passare per le mani di chiunque.
Ti eccita, che sia sul tavolo del tuo studio, quello dove sei adesso, con indosso solo le scarpe con i tacchi, che tiene ancorati al bordo della scrivania e le cosce spalancate. Il clitoride che, normalmente, quando tiene le gambe chiuse è nascosto dalle labbra, ora sporge dalla fica depilata. Ti eccita più di mille immagini che sai finte, vedere Allegra, invece di una pornostar rifatta, con un dito nella fica e uno in bocca, mentre guarda l’obiettivo dietro il quale sta il tuo occhio.

Claudio, il tuo collega allo studio, entra senza bussare, e ti sorprende con le foto in mano. L’impulso è di nasconderle velocemente nel cassetto, o sotto le pratiche dell’ultima causa che tieni sparpagliate sulla scrivania. Ma c’è un altra idea che si è fatta strada dentro di te e, acquattata nella tua mente, è pronta a balzar fuori a tradimento quando meno te lo aspetti. Quella di mostrare a Claudio le foto di Allegra, perché sai che a lui Allegra piace e sai anche che tipo di fantasie può avere su di lei.
Avete spesso guardato insieme siti e foto pornografiche, sai che l’idea di vedere Allegra in quelle situazioni lo ecciterebbe almeno quanto eccita te.
Lo eccita perché è una persona che conosce ed è la tua donna. Non è una pornostar volgare, ma una professionista raffinata della quale, una volta, non ha esitato a dire “Mi piacerebbe fosse un po’ più porca”.
È un attimo. Non infili le foto nel cassetto, le tieni lì, in mano, mentre Claudio gira intorno alla tua scrivania, e gliele lasci spiare iniziando così una complicità dolciastra.

Pornografia: trattazione o rappresentazione esplicita, in scritti, disegni, film, fotografie, ecc., di soggetti di carattere erotico e ritenuti osceni.
Dal greco Porne: meretrice, colei che si vende.


Allegra a quattro zampe, con il culo in primo piano e il viso rivolto all’indietro, Allegra in piedi, con addosso solo un paio di collant neri, dove nel mezzo tu, prima hai aperto un buco con la forbice. Allegra accosciata, il reggiseno abbassato, con i capezzoli duri, e la lingua che sfiora le labbra socchiuse. La sua sessualità, così trattenuta, nascosta nelle immagini di K., ora è esibita, aperta, nelle foto di bassa qualità che tu hai scattato.

Sei andato alcune volte all’accademia, quando sapevi che Allegra posava. Ti sei mescolato agli studenti e sei restato in fondo all’aula dalle pareti umide e dalla luce al neon. Te ne sei rimasto lì, in piedi, con la stessa sensazione che provavi da piccolo quando andavi di nascosto a vedere un film porno. Spiavi la donna del tuo collega, nuda, inginocchiata su di un cubo, ricoperto da un drappo di velluto rosso. Sia la posizione che la lontananza, non ti permettevano obiettivamente di veder un gran che. Intuivi come in una siluhette, il profilo della coscia, del gluteo, e un seno che sporgeva dal braccio ripiegato. Te ne sei uscito alla chetichella dall’aula, col cazzo duro e, sedutoti in auto, ti sei masturbato come non facevi da tempo.
Michele lo sa, di questa tua passione per Allegra e, con tua sorpresa, non se ne è mai adirato anzi, la cosa pare stranamente divertirlo.
Allegra ti ha visto all’accademia, quella sera.

Continui a scorrere le foto davanti a Claudio. Le commenti con lui, come fate con le attrici dei siti porno. Mostri Allegra nuda, le parole oscene che usi, rimbalzano su quelle di Claudio prendendo forza, e quelle dell’uno accendono quelle dell’altro.
Ti piace ammettilo, questa situazione è un gioco nuovo, che ti suggerisce ogni giorno che passa una mossa audace, che supera l’altra, di più, sempre di più…

“Mi metterei dietro e le strizzerei i capezzoli”
“Glielo infilerei in bocca”
“io in culo, tu in fica”

Allegra quella sera ti ha visto all’accademia, non credi che ne abbia fatto parola con Michele, almeno questa è la tua idea.
Qualche pomeriggio dopo, è venuta allo studio, dove lavorate tu e Michele. Indossava un tailleur lilla di Chanel, accollato, con le mezze maniche. E’ sempre molto vestita Allegra, forse per contrasto alla sua professione. Ha posato la borsetta color crema sulla scrivania di Michele, che è uscito, con una scusa sciocca, lasciandovi soli. Ti sei avvicinato a lei, le hai sfiorato le labbra con il dito medio, mentre si appoggiava alla scrivania. Guardandola negli occhi hai percorso le sue labbra sfiorandole appena e piano piano mettendo la prima falange nella sua bocca. La hai estratta umida della sua saliva per poi affondarla con più forza e continuare poi dentro e fuori con lentezza.
Lei non dice nulla.
Quando Michele rientra la parentesi è già chiusa..

Ti eccita e non sai il perché il fatto di averli lasciati, qualche pomeriggio fa lì, soli, nel tuo studio. E non riesci a fare a meno di immaginare le sue mani viscide sul corpo di Allegra, la sua lingua che lo percorreva, che ne frugava gli angoli, il suo cazzo dentro di lei. Quando sei rientrato e hai preso da bere, poi, facendo tintinnare il ghiaccio, ti sono tornate alla mente immagini pornografiche. Magari quelle che hai visto tante volte insieme a Claudio.

Osceno: di qualcuno, la cui opera o il cui comportamento offendono il senso del pudore
Dal latino ob – scaenus lett. Davanti alla scena, per estensione cosa di cui ci si deve vergognare, brutta, di malaugurio


L’hai avuta Allegra, in un certo senso. E ripensi al suo corpo, composto e rarefatto, come lo hai intravisto per un attimo all’accademia, oppure esibito e spiattellato, lì, sulle foto, come lo vedi ora. Condiviso con Michele, nell’obiettivo, regalato a tutti all’accademia. Aperto e pieno di voglia. Ti piacerebbe vederla trasformata in una donna volgare, magari da condividere con Michele, come quelle del sito o dei film. Le parole, poi, di quel giorno. Mentre uscivate dallo studio, non sai nemmeno tu come, ti sei avvicinato all’orecchio di Allegra e le hai sussurrato “sei una gran troia”

La sera stessa, arrivato nella vostra casa, chiusa la porta alle spalle, non stavi più in te dalla voglia. Anche Allegra era eccitata, lo respiravi nell’aria. Dal suo tailleur lilla, accollato si notava la sporgenza dei capezzoli. Sprofondato sul divano , mentre Allegra stava in piedi davanti a te, da sotto, le hai abbassato gli slip bianchi, li fatti scivolare lungo le sue gambe affusolate, solcate, in alcuni punti da piccoli capillari rossi, li hai sfilati dai piedi, facendo attenzione a non farle cadere le scarpe. Poi le hai detto: “Va’ e metti la cassetta”.
Non hai mai capito se i film porno le piacciono o la disgustano. Di certo sai che, quando li guardate insieme poi la trovi bagnata. Come sai che era bagnata poco fa, per colpa di Claudio. E la faccenda ti dava un’eccitazione fastidiosa.
Sullo schermo due uomini penetravano una ragazza dall’espressione sofferente palesemente falsa.
Allegra stava seduta sulle tue ginocchia, le hai alzato il tailleur lilla, fino a scoprire la fica che hai masturbato con il palmo della mano. Poi, sbottonatole il corpetto dell’abito, e alzatole il reggiseno, osservavi il suo profilo nel grande specchio lì a fianco.
E si mescolava la sua immagine a quanto avveniva sullo schermo.
Arrivano altri uomini che, a turno, penetrano la ragazza. Ti piacciono le scene violente, di stupro, anche se la cattiva recitazione, le rende il più delle volte, pantomime patetiche. Ti piace sentire le urla delle ragazze anche se, in fondo a te, sai che sono false.
Il grido di Allegra mentre le strizzi un capezzolo.
Poi estratto il tuo membro, lo hai fatto scivolare dentro di lei, mentre la tenevi per i fianchi, non guardavi più lo schermo, ma il suo profilo, così, semisvestita, con il tailleur lilla spiegazzato, le gambe aperte, il corpetto sbottonato e il reggiseno alzato. Ed è stato mentre venivi dentro di lei che le immagini si confondevano: Allegra, la ragazza, gli uomini muscolosi, Claudio, tu.

E la cosa si concretizza oggi in quello strano invito a cena a casa di Michele e Allegra. È stato lui a chiedertelo, ieri mentre parlavate del corpo di Allegra, che è diventato carne delle vostre conversazioni. Discutevate dopo aver visto le foto brutte che Michele ha scattato alla sua compagna, quelle a colori che urlano a confronto con quelle in bianco e nero.

E la cosa ti sembra facile ora che hai osato…ora che sai che è lì, a portata di mano e non fa che stuzzicare le ore che ti separano dalla serata.

E scruti il volto conosciuto del tuo salotto, con i mobili che hai scelto tu, il divano basso, di bambù, alla moda, i cuscini per terra ricamati da disegni africani, illuminati da una luce soffusa. E Ascolti i rumori che, uniti ad una sottile anima di vento, si intrufolano nella la vostra casa. Accendi la televisione, metti la cassetta che ritieni più adatta, non prima di aver preparato tre bicchieri di whisky che scalderanno la serata.
Allegra ancora non è entrata, le hai preparato un ingresso scenografico. La chiami e si fa avanti nuda, indossando solo le scarpe color pesca decolletè, coi tacchi grandi, anni '30.
Ti piace così. Vestita solo di sesso. Percepisci la sua voglia densa come l’atmosfera afosa di questa sera primaverile. Sei seduto sul divano con in mano il bicchiere di whisky, dove fai tintinnare il ghiaccio. Con fare volgare, mentre un’orgia di carne e di sperma volteggia sullo schermo. Claudio la guarda stando appoggiato al tavolo. Tu non parli, sai che ogni piccolo dettaglio trascurato può far diventare anche questa serata, all’improvviso, un’orgia di carne e di sperma.
Allegra passeggia lungo la sala, avanti e indietro, si sente il rumore dei suoi tacchi sul parquet, si vede l’orgia sul video al quale è stato levato l’audio.

Rimani appoggiato al tavolo e guardi Michele, vestito di tutto punto, che a sua volta osserva la sua donna nuda. La guardi sfilare, vestita di voglia, con i capelli rossi sciolti sulle spalle, la schiena morbida, che termina in un sedere un po’ allungato.
Si sentono solo i suoi passi...
...toc toc toc...
Ti avvicini ad Allegra che, voltatasi, ti guarda con un’espressione che non sai definire.
Il suo corpo nudo, il tuo vestito. Non ti vuoi spogliare, vuoi lasciare questa barriera tra te e lei, che sancisca il tuo potere di maschio. Tiri fuori solo il cazzo, tu sei protetto, lei è solo carne da sesso, da usare a tuo piacere. Il suo corpo diafano, con le piccole vene azzurre che lo solcano, le tette grosse, un po’ pesanti con un’areola grande e scura, sobbalzano ad ogni passo. Sono volgari

Ti tocchi seduto sul divano a gambe larghe, massaggiandoti con il palmo della mano, mentre guardi la tua compagna, che, come un manichino, accetta di essere messa in posa da Caludio. La tua donna è diventata carne da monta, e ti piace la scena, tanto che vorresti avere il telecomando per velocizzare e vedere subito quel che avviene dopo. Guardi Claudio che, da dietro, gioca con i capezzoli duri tra il pollice e l’indice, con una volgarità concentrata nello sguardo.
È bagnata, dentro, lo percepisci mentre lei inarca il corpo in avanti.

La fai piegare in avanti, con le mani appoggiate al tavolo antico, dove mani sconosciute hanno inciso i segni del loro passaggio. E il suo culo aperto ai vostri sguardi sembra merce in vendita da valutare. Le sussurri parole oscene all’orecchio, mentre con un dito accarezzi la sua fica, che curiosamente ti rimanda l’immagine di un’albicocca, liscia, con una piccola fessura al centro. La penetri con forza, un colpo, due, mentre speri che Michele si unisca a te.

Il video ha accelerato improvvisamente, ti resta l’immagine confusa di qualche fotogramma. Allegra e Claudio. L’orgia sullo schermo. Tu e Claudio dentro Allegra nell’immagine del grande specchio a tutta parete.

Silenzio.

Osservi Allegra, stesa sul vostro letto. Claudio se ne è andato da tempo. Sta distesa, nuda. Dalla tapparella, i lampioni, fanno entrare piccole lame di luce che ne solcano il con il corpo.
È silenzio.
Tiene gli occhi aperti. Poi vai a letto anche tu e la abbracci da dietro. Percepisci il ritmo leggero del suo respiro e il suo corpo tiepido.