I giochi dei gentiluomini

di  Boccadirosa

 

 

  In disparte guardi gli altri con disprezzo. Stai in ombra aspetti il tuo turno. Arriva. Vai al tavolo, gli altri ti guardano lontani. Paura? No, è il gioco.
Devi prendere tre cose: una chiave, un gioiello e un oggetto. Le prime due le devi pescare al buio, l’ oggetto lo scegli. Non devi mostrarlo.
Col braccio nell’ ampolla estrai la chiave. 11. Ghigni, ti pare che quella sia la tua data di nascita. Peschi il gioiello, ti capita un pesante bracciale in diamanti.
Non ti piace ma non puoi cambiarlo. Lo mostri agli altri come dovuto.
Ti allontani raggiungi la stanza degli oggetti. Li osservi, lo scegli.
Vai nella camera. Entri e sei abbagliato da cento candele.
Bene, è l’ atmosfera che più ti aggrada.
Lei è già nuda. Osservi appena gli scarni seni e il sesso stanco.
In realtà avresti preferito un fanciullo.
Si muove rivelando la catena che la tiene legata alla caviglia. Fa passi prostrati. Osservi la scura cicatrice che attraversa la coscia dal ginocchio al pube. Non t’ interessa come se l’ è procurata. Dopo, forse.
Le vai accanto, la scruti senza sorridere. Ha due buchi nella piega del gomito, povera eroinomane. Inchinandoti le prendi con delicatezza il polso ossuto, le infili il gioiello. Le fai il baciamano. Dopotutto, sei un gentiluomo.
È una volontaria, deve averne passate tante per essere arrivata in quel posto maledetto a farsi fare quelle cose. Aspiri a quel corpo emaciato che ti chiede se preferisci una pompa o una scopata.
Sorridi mostrando le zanne. Cinquecento anni di vita ti hanno insegnato a rivelarle solo quando ti aggrada. La ragazza non sapeva cosa l’ aspettava, ti credeva umano. Arretra, la catena le impedisce di scappare. È contro il muro.
Ha paura la fiuti la volti l’ accarezzi.
La tocchi le dai un orgasmo, le baci il collo poi la cicatrice.
La lecchi l’ azzanni le porti via la vita.
L’ adagi con delicatezza sul letto, dopotutto sei un gentiluomo.
Prendi l’ oggetto che hai scelto. È un abito Rinascimentale maschile simile all’ abito che portavi il giorno del tuo matrimonio quando sei stato ucciso e preso da quelli.
Osservi quel capolavoro.
Esci dalla stanza, il gioiello è la tua firma.

Apro il Corriere della Notte, guardo subito in fondo.
Bloody Hell! A quel dannato concorso su chi uccide e prepara meglio la vittima sono arrivato secondo, primo quel bastardo d’ uno zombie!


Eppure ti eri preparato così tanto per quella gara, avresti dovuto scegliere l’ abito da sposa. Tu eri convinto di trovare un ragazzino.
È stato l’ abito a fotterti, Vampiro.