Lenzuola rosse in un pomeriggio d'estate
di Liviana
Un appartamento carino: cucina, salotto, due camere da letto, due bagni, quattro
terrazzi.
Sono circa le due del pomeriggio di un qualunque, caldissimo, giorno di agosto.
Paola ha appena messo in moto la lavastoviglie e chiude la porta della cucina
perché il rumore non le dia fastidio. Prima di passare la scopa sul dispettoso
pavimento del salotto fa un po' di zapping col telecomando. E' proprio vero che
nei mesi d'estate il canone non bisognerebbe pagarlo. Non c'è nulla di
interessante da vedere... però...
Per un attimo si sofferma sul volto di Sophia Loren. Questo film Paola l'ha già
visto altre volte. E' a episodi.
Quello che sto vedendo, pensa Paola, deve essere il primo, quando la Loren esce
di prigione e ci sono tutti i suoi bambini e Mastroianni che la aspettano.
Com'era il titolo?
Ieri, oggi e domani con regia di Vittorio De Sica e sceneggiatura di De Filippo,
Moravia e Zavattini. Oscar per il miglior film straniero.
Ed è logico che Paola si ricordi bene i tre episodi, soprattutto il terzo,
perché ritiene lo spogliarello della Loren la scena più sensualmente erotica del
cinema italiano.
Sta iniziando il secondo episodio, l'anello un po' più debole del film, ma Paola
aspetta il terzo con un sorriso. Cincischia in salotto, passa per bene la scopa,
toglie ogni granello di polvere, ruota leggermente le piante grasse verso la
porta-finestra perché prendano uniformemente la luce. Si prepara un tè verde e
si stende comodamente sul divano di fronte al televisore.
Prima il pretino, poi Mastroianni, l'accento emiliano-romagnolo di lui, e poi lo
spogliarello lento e sbarazzino...
Paola guarda concentrata e pensa a suo marito.A cosa direbbe nel vederla
lanciata in uno spogliarello con tanto di guepière. E' quasi un'ora che non lo
vede in giro per casa. Stefano soffre il caldo, ma odia avere il condizionatore
acceso perché gli si risveglia la cervicale.
Sarà andato a fare qualche lavoretto di bricolage in garage, pensa Paola mentre
anche il terzo episodio finisce.
Si sente rilassata ed euforica, languida, romantica. Anche un po' stanca. Va in
camera da letto per stendersi una mezz'oretta e trova suo marito addormentato.
Ha tolto occhiali, pantaloncini e maglietta: indossa solo gli slip. Dorme ma ha
la fronte grondante di sudore.
Povero tesoro, pensa Paola, suda anche stando immobile.
Anche a lei il caldo da fastidio, le taglia proprio le forze, forse perché
soffre di pressione bassa.
Si sfila dalla testa il prendisole rosso a fiori che indossa quando sta in casa,
un indumento semplice, pratico e leggero e si stende al fianco del marito. Anche
lei indossa solo un paio di mutandine, non sopporta il reggiseno quando c'è così
tanta umidità nell'aria.
Paola osserva, nella penombra, il petto di suo marito muoversi appena quando
respira, ha delle goccioline di sudore anche attorno ai capezzoli e una gli sta
scendendo attraverso il ventre per tuffarsi nell'ombelico.
Guarda i muscoli delle gambe, gli sfiora appena i peli scuri e cade in un
dormiveglia senza sogni.
La camera da letto è fresca anche se la luce che filtra dalle tapparelle
abbassate scalda l'ambiente.
Stefano si sveglia di soprassalto e non riesce a capire bene dove si trova. Non
è abituato a dormire di pomeriggio. Si volta verso la sveglia del comodino ma
non riesce a vederla. Ha davanti la schiena nuda e candida di sua moglie che fa
un contrasto davvero eccitante con le lenzuola rosse.
Scorge delle perline di sudore lungo la colonna vertebrale e vorrebbe tirarle
via con un dito... Invece si alza, non vuole svegliarla, e va in bagno a fare
pipì. Ha qualche difficoltà però, perché il suo sesso è inturgidito, ma si sa
che agli uomini succede dopo aver dormito...
Torna in camera a prendere i pantaloncini e gli occhiali per poi combinare
qualcosa in questo pomeriggio afoso. Deve finire di verniciare gli scaffali in
garage oppure mettere le ruote ad un mobiletto in bagno o, ancora, montare le
bacchette nuove delle tende del salotto.
Ma c'è un impedimento: quella gocciolina che dalla schiena della moglie sta
scendendo verso le natiche in bellavista e quella voglia tremenda di fermarne il
procedere.
In un attimo è dietro di lei e le sta levando, con la lingua, ogni traccia di
sudore. Rimane solo la scia della sua saliva e, nella sua bocca, il gusto di
frutta della pelle di Paola.
Lei mugugna qualcosa e si appoggia contro di lui che le sta accarezzando
lievemente le braccia e il sedere. Allora la mano di Stefano passa davanti e le
stringe un seno e gioca con un capezzolo, poi si dedica all'altro per non fare
differenze. Ha l'orecchio della moglie ad un centimetro dalle labbra e le
sussurra: "Sei sveglia?".
Lei annuisce ancora ad occhi chiusi e fa un grande sospiro di beatitudine.
Non si muove e si lascia toccare.
La fa voltare sulla schiena, le bacia i seni, il ventre, l'ombelico, le toglie
le mutandine, la prega con un tocco delicato di allargare le gambe e inizia a
leccarla come non faceva da tempo, penetrandola con la lingua ad un ritmo lento
ma incalzante, profondo e deciso. Sente già l'umidore di lei assalirlo, le passa
le mani attorno alle cosce e si mette comodo a godere di quel sapore
afrodisiaco.
Peccato che proprio in quel momento suoni il citofono.
Paola e Stefano si guardano spaesati attraverso i fumi dell'eccitazione,
costernati.
"Aspetti qualcuno?" domanda Stefano.
"No tesoro - risponde lei - però dovremmo andare a vedere chi è."
Paola osserva l'eccitazione del marito, ancora prepotente, sotto gli slip.
Allora si alza dal letto, colante, e si infila velocemente il prendisole.
"Sarà meglio che vada ad aprire io" dice sorridendo mentre si china a baciare il
sesso di suo marito attraverso il cotone umido.
Alla porta è una anziana zia di Paola con sua figlia. Sono venute a trovarli e
hanno portato loro una buona scorta di marmellata di prugne e di conserva. Fatte
in casa naturalmente con prodotti dell'orto. E' la visita annuale, mai
annunciata, che prevede un pomeriggio in terrazzo a sorseggiare limonata e a
parlare degli acciacchi e dei malanni, e una cena a base di pane, salame e
formaggio.
Stefano ascolta ma partecipa poco alla conversazione, sta bene, ma ha la gola
secca e lo stomaco bloccato a vedere il sedere di sua moglie che si dimena,
nudo, sotto il prendisole rosso, mentre lei continua ad andare avanti e indietro
dalla cucina al salotto al terrazzo. Per di più in terrazzo ci sono solo tre
sedie attorno al tavolo, per motivi di spazio, e quando Paola si ferma un attimo
da tutto il suo sfaccendare si siede proprio sulle gambe del marito.
Dopo cena le parenti se ne vanno, salutano con baci e abbracci e li invitano ad
andarle a trovare. Sembrano non volersene andare ancora perché, ferme sulla
soglia di casa, hanno trovato l'ultimo pettegolezzo da spifferare, anche se non
lo deve sapere nessuno, mi raccomando.
E, finalmente, prendono la porta..
E' tutto il pomeriggio che le menti dei due coniugi pensano a una cosa sola. A
buttarsi sulle lenzuola rosse e a riprendere dove erano stati interrotti.
Stefano spoglia Paola e senza attendere più un istante la penetra a fondo. I
corpi sono ancora sudati per il caldo, per l'amore, per i movimenti sensuali. La
pelle è morbida e appiccicosa, i loro ventri si incollano uno all'altro,
stridono, si schiaffeggiano. Stefano si muove sinuoso dentro lo scrigno di sua
moglie, ormai senza fretta. Passa le mani sotto le natiche di Paola e le stringe
forte, memore delle pene patite durante il pomeriggio a vedere quel sedere
vagare nudo sotto il vestito leggero.
Poi la fa voltare e si cala su di lei, allargandola e baciandola ovunque con la
lingua. Sui peli neri della moglie è addensata la crema del loro piacere e lui
la lecca, la bacia, la succhia fino a quando non la sente contrarsi e venire a
lungo.
La penetra, stavolta nel buchetto più piccolo, dopo averci giocato a lungo con
le dita e la saliva e gode anche lui con un rantolo di piacere per essersi
trattenuto così a lungo.
Eppure non sono del tutto soddisfatti. Durante il pomeriggio era stata un'altra
cosa, altre sensazioni, altre percezioni.
Paola pensa che complice fosse stato il film...
Stefano pensa che al buio non ha potuto vedere il contrasto fra la pelle di sua
moglie e le lenzuola rosse...
Si addormentano abbracciati e stanchi
Il pomeriggio seguente arriva veloce e Stefano va a fare un'altra, inusuale
pennichella.
Paola non ha trovato film carini e si stende anche lei al fianco del marito.
Non riescono a dormire ma cercano entrambi di ritrovare l'atmosfera del giorno
precedente. La luce filtra ancora dalle tapparelle abbassate, il caldo è ancora
fastidioso. Sudano, pensano, sono immobili. C'è il silenzio del mondo
all'esterno.
Sospirano insieme. Aprono gli occhi e si guardano.
Si accarezzano e si baciano sugli occhi. Quasi viene loro da piangere. Si
vogliono bene queste due persone. Anche se non c'è bisogno del sesso per forza.
Si stringono e si addormentano.
Si risvegliano in un lago di sudore, con le lenzuola rosse attorcigliate alle
gambe, lui osserva il sedere di Paola nel riflesso dello specchio della camera.
Con una mano scende a carezzarla, la penetra con un dito, è umida.
Paola muove appena la coscia contro il sesso del marito, è duro.
Si stacca da lui, scende a baciarlo e a leccarlo, lo massaggia con la mano. Lo
assaggia e lo gusta. E' bello averlo in bocca, così liscio e vellutato. Però ha
come un vuoto dentro, tra lo stomaco e l'ombelico. Vorrebbe farlo venire nella
sua bocca. Ma... ma...ma... Si alza di scatto, lo inchioda al letto e si siede
sopra di lui, sopra il suo sesso. Lo avvolge col suo calore e inizia a muoversi
lentamente.
Lo sguardo di Stefano è perso oltre le spalle di Paola, sta guardando la
stupenda immagine di loro due che fanno l'amore che lo specchio gli rimanda.
Questa cosa lo eccita ancora di più. Vede il suo sesso sparire tra le cosce
della moglie e poi ricomparirne lucido e duro.
"Paola è bellissimo" le dice.
Allora lei gira appena il capo e vede le mani di lui sul suo sedere che cercano
di aprire il più possibile le natiche, il buchetto rosso leggermente allargato e
il sesso scuro di suo marito che entra ed esce da lei.
Si sciolgono dall'abbraccio.
"Stefano siediti sul bordo del letto" gli sussurra.
Stefano obbedisce e lei gli si siede sopra, la schiena contro il petto del
marito, una mano di lui sul seno e l'altra a stimolare il clitoride.
Si guardano sorridenti attraverso lo specchio e pensano che il loro amplesso sia
davvero magnifico tra quelle lenzuola rosse in un caldo pomeriggio di agosto.