Chi va con lo zoppo...

di  Magenta

 

 

 

 

  Questa sera non ho voglia di lavorare.
Non che ieri ne avessi, ma stasera questa cena non mi quadra.
L'ho detto anche a Luca, subito, ma aveva già dato l'ok ad Aurelio e ai suoi amici sadomaso.
Non che abbia nulla contro chi vuole divertirsi in camera da letto, ma chiederci il locale in esclusiva mi pare strano e a concederglielo son contraria, ma ormai è fatta. Chissà che gente, Luca mi dice di star tranquilla.
Di persone strane nel locale ne ho sempre viste tante, ma onestamente non c'ho voglia di menare qualcuno che osa toccarmi il culo.
Come l'altra sera quei tre scemi al tavolo rosso. Cazzo. La mano morta nel 2015? Ma andate a cagare. No. Stasera non ho voglia.

Che strano.
Sembrano normali, quasi banali.
Quello li è uguale a zio Bruno e quell'altro mi pare un impiegato del catasto.
E le donne, mmm, non so perché ma avevo immaginato un raduno di uomini, le donne non le avevo considerate. Un paio son davvero carine, quella alta col vestito rosa è proprio bona.
Il vestito rosa poi, ma questi non dovrebbero vestire solo pelle e borchie?
Sembrano normali, quasi banali, ma sorridono e si divertono.
Sembrano una famiglia.
Chissà chi le prende e chissà chi le da.
Quello che sembra zio Bruno se la ride un sacco con Aurelio e la sua fidanzata, Ketty.
Certo che pure loro due, chi lo avrebbe mai detto. Ma lei poi cosa fa? Lo domina? Chiederò a Luca.

Sembrano normali, quasi banali.
L'impiegato del catasto mi ha fatto anche ridere un sacco con quella battuta sui miei capelli rossi quando ho preso l'ordine.
Nessuno mi ha ancora toccato il culo, vuoi vedere che son pure civili?
Luca da padrone di casa cerca di interloquire un po' con tutti, per fortuna lui è quello socievole. Io osservo.
Sta parlando con Ketty e vestito rosa, si intromettono anche Aurelio e zio Bruno. Li vedo gesticolare, ridere, sembra un simposio. È come se gli stessero spiegando qualcosa.

Ecco, questo sicuro è uno schiavo. Ha praticamente sparecchiato al posto mio e ora sta portando il caffè a quella signora ancora seduta al tavolo. La padrona, è palese.
Osservo mentre verso amari e grappe.
Questi si stan proprio divertendo, son qui al bancone e parlano di organizzare una festa in una villa. Chissà come sarà. Mi invitano. Sorrido, accetto l'invito aleatorio per cortesia.

Sono andati via.
È stato molto meno peggio del previsto.
La cucina è sistemata, Giulia è appena andata via.
Ci siam solo io e Luca nel locale, non vedo l'ora di rientrare a casa e di allungarmi nel nostro letto.
Luca no, invece.
Mi spinge contro il tavolo di acciaio appena lucidato e mi bacia.
Non è la prima volta che ci facciamo una sveltina di chiusura su questo tavolo, a me piace anche quando mi prende un po' all'improvviso.
"Stai ferma" mi sussurra.
Come? Ferma? OK, ferma.
Sbottona i jeans e me li sfila lentamente abbassandosi in ginocchio. Tira giù le mutandine che si fermano alle caviglie bloccate da scarpe e pantaloni. Bacia le gambe nude e annusa la mia fica, adoro sentire la sua barba sulla pelle.
Mi fa sedere sul tavolo. Provo ad allargare le gambe appena, i pantaloni mi bloccano. Lui fa forza e me le spalanca. Non posso chiuderle perchè affonda la faccia nella mia fica. Son dannatamente scomoda ma la certezza del vicino orgasmo mi lascia immobile e bloccata in quella posizione del cazzo.
La sua lingua è morbida e sa come muoversi, inizio a lasciarmi trasportare, avvicino la sua testa con una mano ma si scosta. Le sue mani allargano meglio le mie gambe e scivolano sulla fica per aprirla ed esporla meglio.
Cazzo fai, leccami ti prego.
Avvicina la bocca e sento i denti gentili sulle labbra e poi sul clitoride.
Cazzo, non perder tempo.
Ancora i denti. Mi morde il clitoride, con forza.
"Cazzooo" lo allontano istintivamente e serro le gambe.
Mi abbraccia ma non chiede scusa, mi stringe forte, mi lecca un orecchio.
"Shhh, lasciami fare, seguimi"
Seguimi? Mi hai staccato il bottone e mi dici seguimi? Cristo che male.
Non faccio in tempo a reagire che è di nuovo fra le mie cosce. Fa un male cane, sento il calore del dolore, sento le sue dita unite sfiorare il clitoride e sento una scossa di piacere stranamente alta.
Il morso ha sensibilizzato la parte e la sua lingua ora sembra quasi più intensa. Il dolore sparisce presto ed il piacere monta veloce, infila due dita nella fica. Sono ad un passo dell'orgasmo, bastano appena due affondi in più per godere.
Un attimo, perchè hai smesso? Perché mi stai baciando? Perchè sento il sapore della mia fica e non sto godendo? Bastardo.
"Continuiamo a casa, abbiamo un sacco di altre cose da provare" mi dice.

Dio, vuoi vedere che me lo hanno contagiato?
E ora?