Dentro ai tuoi occhi

di  Mariella C.

 



Passeggio lentamente, persa in ricordi che non ricordo, non so cosa sto cercando di richiamare alla mente, qualcosa che sento dentro ma che non riesco ad afferrare.
E’ un’alba bellissima, dolce e leggermente malinconica, ma non è triste, è quella malinconia che godiamo avere dentro, ci coccola, ci trascina dentro mondi inafferrabili.
Le nuvole si tingono di arancione e rosa, il sole si alza piano, un po’ arrogante, tanto lo sa che tutti godono di lui, un amante sicuro e caldo.
Rallento il passo, voglio godere di ogni cellula che si muove dentro e fuori di me, del mio cuore che batte, delle mie gambe che si muovono, delle mie braccia che si lasciano andare. Apprezzo quella brezza leggera sul viso, il timido tepore del sole che mi bacia leggero, il verde del prato umido sotto i piedi nudi, il grande melo che guarda sul frutteto giovane, lo guardo, sembra proteggerlo.
Appoggio la testa al melo, cerco energia da lui, vorrei ricordare cosa cerco…o forse cosa non voglio ricordare…

Non voglio pensare a te.
Semplice.
Difficile accettarlo.
Difficile farlo.
Non riesco a scostarmi dall’albero, temo nel farlo, temo di scoprire che crollerei nel pensiero di te che mi assilla continuamente, mi sono creata il muro per non pensarti, un albero grandissimo e fortissimo.
Ho i brividi, sarà la brezza…bugie. E’ il vero desiderio. Quello che provo quando ti sono accanto, vorrei sentirti ora, qui.
Improvvisamente sento sfiorarmi le spalle, mi scosto spaventata e sto per girarmi, ma due mani forti mi tengono ferma e mi stringono dolcemente il collo, tu…
Il cuore sembra voler uscire dal seno, rimango ferma però, voglio ‘sentire’ ogni gesto dentro.
Le tue mani scendono lente fino ai seni, palpi con forza e dolcezza, stringi capezzoli induriti dal mio palese desiderio di te, sbottoni la camicetta ed entri dentro con virilità, riprendendo in mano i seni.
Gemo piano, adoro il tuo tocco perché tuo, potresti farmi qualunque cosa, ma questo non lo sai.
Riconosco qualcosa di nuovo fra noi, qualcosa è cambiato, il gioco, l’erotismo, il sorriso stesso.

Mi bendi gli occhi, sono sorpresa e anche un po’ stranita perché non è da te o forse non ti ho conosciuto ancora abbastanza, ma sto al gioco, mi eccita, mi diverte.
Solo quando sei sicuro che io non possa vedere mi giri, io sorrido, perché mi sento guardata, osservata, presa, scopata, accesa.
Mi spingi ad abbassarmi e mentre mi abbasso sento l’odore del tuo sesso, lo cerco con la bocca, mi fermi la testa e me lo indirizzi in bocca.
Dolce, sublime sapore quello del tuo cazzo, il tuo glande morbido e caldo si fa leccare piccole gocce di tua eccitazione, mentre i miei umori cominciano a colarmi fra le cosce.
Ti ingoio, ti succhio come se fosse ossigeno da respirare, mi scopi la bocca con foga, mi eccita il tuo modo di spingerti dentro, mi eccita pensarlo quando lo farai fra le mie cosce.
Ti fermi e mi fai alzare appoggiandomi all’albero, sto male per la voglia di te, malissimo. Tremo.
Mi alzi la gonna e l’arrotoli sui fianchi, eri certo che mi avresti trovata nuda sotto, io sono così, lo sai.
La tua bocca sfiora i miei riccioli ribelli, bagnati di umore, ti stringo la testa e affondi la tua bocca in me, scostando leggermente le cosce, troppa l’eccitazione…sono travolta dal piacere immediatamente.
Ti ‘sento’ sorridere…
Cominci a baciarmi furiosamente, avverto la tua lingua che sa di me invadere la bocca con una passione infinita, di voglia inespressa, di trasgressione, hai voglia di me, impulsivamente.
Mi alzi una gamba e ti abbassi leggermente, lo sento, finalmente.
Scivoli dentro di me velocemente, lo stringo per sentirti di più, comincio a godere con te, troppo facilmente, come sempre, come sempre con te.
Alzo le braccia e mi attacco all’albero e tu mi sollevi completamente, spingendoti dentro sempre di più, vedi i miei seni sbattere, turgidi, mi stai sbattendo, scopando, io godo ad alta voce senza ritegno persa nel piacere che ci stiamo donando.

Improvvisamente mi sciogli la benda.
Improvvisamente parli.
‘Guardami negli occhi’.
Affannata e vicina all’orgasmo ti guardo negli occhi mentre ricominci a spingere, istintivamente li chiudo per il piacere, ma tu smetti…
‘Guardami…’
Ti guardo e tu ricominci la tua danza, mi sento tua completamente, ma non avrò mai il coraggio di dirtelo.
Dentro ai tuoi occhi il piacere mi sovrasta e resisto godendo dentro la tua luce che mi osserva acceso, senti le contrazioni del mio orgasmo che abbracciano il tuo sesso che vibrando mi riempie le carni, dentro di me, dentro ai miei occhi.
Mi lasci cadere lentamente contro l’albero.
Mi rimetti teneramente nella posizione in cui mi avevi trovato.
Respiro ancora malamente, ti sento ancora dentro, troppo dentro…
Mi giro e non ci sei più.
Forse non eri mai arrivato, forse eri solo il desiderio che cercavo…