Bambola

di  Sophieboop

 

 

  E’ da un’ora che guardo cataloghi di sex toys e sto seriamente iniziando ad eccitarmi. A pensare a tutto quello che potresti farmi. Tendomi così, ferma con una lingua di corda attorno ai polsi e le gambe spalancate come una chiesa di domenica mattina, legate a una sottile barra d’acciaio. Mentre provi tutti i miei giocattoli su di me. Il dildo di vetro è ghiaccio ma mi scioglie. Quello nero di silicone è troppo grosso e sento tutti i suoi contorni quando me lo spingi dentro. Vedo un plug e immagino come lo faresti scivolare piano, tagliandomi il fiato come un bisturi, dilatando il mio culo e il tempo. Riempiendo di sangue caldo ogni spazio vuoto della mia fantasia.
E sono io che divento il tuo giocattolo, la tua bambola di carne e cuore, da decorare di sperma e far sussultare con colpi decisi, come una di quelle di porcellana, che se le scuoti emettono un debole gemito metallico. Sbavi il mio rossetto con le dita e sento il nero che cola dai miei occhi con lacrime di troppi orgasmi. E i miei capelli arruffati per dispetto, la mia schiena scarabocchiata di graffi e cera. Stai a guardarmi, monitorando il risultato dei tuoi esperimenti. Mi dai una sberla leggera, o una carezza. Per me non c’è differenza.
Ma non ci pensare due volte. Ricomincia a giocare. Gioca con i miei nervi e la mia pelle. Sono il tuo manichino di stampo industriale da trasformare come vuoi. Sono una riproduzione plastica dalle emozioni snodabili.
Giochi a farmi venire e a negarmi l’orgasmo di un’istante. Provi la reattività dei miei istinti. Testi l’elasticità e la profondità di tutti i miei orifizi. Ti masturbi contaminando con il tuo cazzo ogni centimetro del mio corpo.
Ti eccita vedere quanto riesci a sconvolgermi e a farmi urlare note roche. Godi nel sentirmi tremare sotto le tue mani con gli occhi appannati.
Mi hai ridotta a una bambola senza cervello. Hai rotto tutte le mie giunture mentali e lussato ogni pensiero. E quando finalmente ritieni di avermi usata abbastanza e ti spingi dentro di me sento solo un calore stupido, sordo, incomprensibile che mi infiamma le viscere. Le fa contorcere. Pulsare.
Sono una bambola di carne. Sono una bambola di cuore.