Un bacio

di  Zebra

 



Lieve difetto fisico: penso…
Finalmente, l’acqua cade dal cielo.
Tensione che si allevia.
La gola stretta, cerco di riordinare le emozioni.
La tua mano calda sul collo.
Chiudere gli occhi, abbandonarmi.
Sentire e basta, in silenzio.
Respirare, sentire il tuo profumo.
La tua pelle, il tocco.
Aprire gli occhi, leggere nei tuoi.
La luce divertita, tenera.
E il lampo di sfida.
Averla vinta, avermi vinta.
No.
Non voglio niente.
Non voglio mai più niente.
Non voglio averti per restare senza.
Preferisco mai.
Preferisco il mio niente.
Almeno lo conosco, l’ho imparato .
Sai perché salvo tutte le conversazioni, tutto?
… è un modo di stare con te quando non ci sei
o se non ci sarai.
non t’imbarazzare, non sei tu quello timido di noi due
semmai sono io quella che … ma non importa.
Non adesso, vero?
Aiutami se puoi, a non aver paura.

Grazie delle poesie …d’amore.
Il tuo, è un regalo.
Che vorrei meritare.
Vorrei essere quella che vuoi.
Vorrei fossi quello per me.
E temo che tu lo sia… e temo di esserlo.
Mi fa orrore la possibilità di sbagliare e rovinare tutto
questo…
Vorrei esser degna di te.
E adoro il tuo volermi meritare.
Vorrei che fosse come quando da ragazzini .
Ci si immagina la prima volta del sesso.
Bella.
Come vorrei averla vissuta io.
Vorrei che fossimo una coppia di vecchi amanti innamorati.
Un’intesa perfetta e nessun pudore.
Chiudi gli occhi tu dici, immagina, lascia andare le dita…
Non mi riesce facile, ma credo tu lo sappia.

Vorrei stare con la mia faccia nel tuo collo
chiudere gli occhi, sentire il tuo odore dietro il profumo
la grana della pelle… il battito del cuore
abbracciarti sotto la giacca.. sentire i muscoli
sentirti il corpo.
Le tue mani sulla mia schiena, mi accarezzano
mi inarco, rovescio la testa indietro
ti guardo… stupore, desiderio nei tuoi occhi
nei miei.
Mi baci, dolcemente.. le labbra dischiuse giocano con me,
con le mie
vorrei fossero le più morbide del mondo
per te
giocano le nostre bocche, piano, lentamente
un tempo infinito che non ci stanca
desidero la tua lingua…voglio darti la mia
ma aspetto.. aspetti.
So che mi sfiorerà solo nel preciso momento in cui starò per
urlare.
Per impazzire dalla voglia di sentirla.
È ora, adesso.
Eccola.
Lenta, dolcissima, mi tocca, accarezza,
inesorabile mi penetra la bocca.
Piano, lentamente la mia ti risponde.
Le nostre labbra ancora si sfiorano,
socchiuse ad offrire via di fuga
quasi ad illudersi
che ci sia scampo.

Ti imparo, mi impari.. il tuo sapore, il mio.
Le tue mani mi prendono il viso.
Mi sorreggono così, sai che cadrei, lo sai.
Scivolerei in questo abisso di desiderio e bellezza
non so dove sono, non sento più i suoni attorno a me
ci sei solo tu.
E mi baci, imperioso, ora… e mi sfugge un gemito.
La tua mano sulla schiena, la sento.
Il calore, la fermezza , il possesso.
L’altra dal viso scende sul collo, accarezzandolo.
Delicata, sensuale,
mi respiri l’anima che ti offro con le labbra
mi doni la tua .
Ho un cuore nelle orecchie
batte, pulsa e non so se sia il tuo, il mio.
Non è vero che mi baci così, dimmi che non è possibile.
Non posso schivare questo, non c’è salvezza.
Non la vorrei.
È così bello il tuo corpo contro il mio.. il tuo desiderio.
Lo senti il mio?
È un grido, fame d’aria,
rantolo di parole non trovate
mentre accarezzo la lingua, la succhio e succhi me.

Morbide le tue labbra, spudorate come te
e forti… le accarezzo ancora, ancora, ancora
e poi piano con i denti
una fame di neonata
e poi tu
più forte, tenero, deciso
mangiami l’anima è tua
è il tuo possesso, Uomo
è il mio
e ti respiro, ti accarezzo
anima mia
e mi sei dentro ed io in te,
in questo bacio infinito
di nuovo calmo, lento
l’urgenza lascia il passo a questa quiete,
tenerezza conferma il desiderio
calma di assaporarlo
ti sento, sentimi
mi sei dentro, sei nelle fibre
sei nel mio abisso lo avvolgi del tuo
come un manto sei, come cibo o vino fresco
sei una danza sensuale, una musica struggente
attorno e in me
sei risa di gioia, parole a bassa voce
silenzio, incanto, sei chiacchiere leggere
discorsi appassionati, delicato affetto
scherzi, infinito amore, comprensione
fa’ che sia così sempre, un sempre immenso.