Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

117.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Un buon diavolo. In fondo.
(tema "ANTO' FA CALDO", micro racconto in dieci righe )
 
     
 

Si sollevò sui piedi. Si fece forza, arrampicandosi sulle spalle del ragazzo muscoloso che lo fece salire perché riuscisse a vedere. Niente da fare. Accatastati a strati, una bolgia infernale. Migliaia di dannati, ridotti a cera, gambe, braccia, seni scoperti, a volte non capivi dove finisse un corpo e dove cominciasse l’altro o li distinguevi solo dal colore. O perché donne con tre braccia o uomini con due teste, nemmeno lì all’inferno potevano esistere, no davvero. Vide finalmente la torretta 23. Erta sul mare di corpi nudi. Fusi dal calore. Scavalcò esseri umani, senza rispetto calpestò mani e schiene. Alla torretta facevano un club sandwich alle verdure da sballo e uno sprizzone da urlo. Antonio, il diavolo, richiamava gli avventori al grido di “facccaldo,venitedaAntonioaffffarvirinfrescareeee”