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Si sollevò sui
piedi. Si fece forza, arrampicandosi sulle spalle del ragazzo
muscoloso che lo fece salire perché riuscisse a vedere. Niente
da fare. Accatastati a strati, una bolgia infernale. Migliaia di
dannati, ridotti a cera, gambe, braccia, seni scoperti, a volte
non capivi dove finisse un corpo e dove cominciasse l’altro o li
distinguevi solo dal colore. O perché donne con tre braccia o
uomini con due teste, nemmeno lì all’inferno potevano esistere,
no davvero. Vide finalmente la torretta 23. Erta sul mare di
corpi nudi. Fusi dal calore. Scavalcò esseri umani, senza
rispetto calpestò mani e schiene. Alla torretta facevano un club
sandwich alle verdure da sballo e uno sprizzone da urlo.
Antonio, il diavolo, richiamava gli avventori al grido di
“facccaldo,venitedaAntonioaffffarvirinfrescareeee” |
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