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Di festeggiare
voglia zero. Festeggiare cosa? Pensando ai giorni, ai mesi,
ricordò solo cadute e non trovò - nei pensieri – le corse al
sole – tante - e le giornate – belle - in cui aveva volato.
Quelle incoscienti e vive, tanto da riuscire, ripensandole nei
giorni in cui stava bene, a scaldare inverni, rinfrescare estati
e dare ancora vita a corpo e cuore. Solo che non aveva voglia,
male alle ginocchia per la caduta, alle reni, per il peso del
mondo e anche lo stomaco serrato. E in più aveva perso il fiato.
Il cuore poi, così agitato, poteva rompersi o scappargli fuori.
E gli anni? troppi, troppi davvero, che c’è da festeggiare? Poi
arrivarono loro. Qui e dove vive, in mille modi. Di persona, al
telefono, altri scrissero. Passarono le nuvole. La malinconia da
rospo si mutò in sorriso. E fu felice di avere rinviato, di un
anno almeno ancora, la decisione di non festeggiare. |
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