Appena sveglia, Erica, ancor prima del
caffè, prese il cellulare e mandò tre messaggi, di corsa con whatsapp.
Uno a Marilena, la sua fisioterapista al club, confermando il massaggio
prenotato in precedenza, uno al marito per dirgli che avrebbe pranzato
con un’amica e uno a Marco per dare l’ultimo ok voglioso al loro
appuntamento segreto ora di pranzo.
Si lavò, si vestì, mise l’intimo che piaceva a Marco, in borsa i regali
comprati per lui e uscì quasi in ritardo.
Al club la accolse Marika – la kappa per bellezza, mica era russa, era
di Barletta – che la fece accomodare nel solito spogliatoio. Si spogliò,
prese il telo, chiuse la borsa perché se si fosse aperta qualche
imbarazzo l’avrebbe provato.
Si sdraiò sul lettino, saletta riservata. Nuda, pancia sotto.
Entrò, e lei sobbalzò perché si era distratta, Marilena.
Camice corto, gambe nude, zoccoli non proprio sanitari dai rumorosi
tacchetti a scandirne il passo. Si salutarono, poi Marilena si unse le
mani colando olio su una e sfregandola sorridendo contro l’altra e le
chiese di girarsi.
Il tono della voce risultò leggermente differente da quello che Erica
conosceva, un po’ più secco e brusco. Pensò che la ragazza avesse
qualche fastidio personale o di lavoro e ruotò docile su se stessa.
Si voltò mentre la massaggiatrice accendeva una musica morbida di
sottofondo abbassando le luci per favorire il rilassamento. Erica si
coprì col telo, istintivamente, stupendosi del suo gesto, appena
Marilena posò un panno umido profumato sui suoi occhi.
La massaggiatrice, inaspettatamente, tolse il telo di scatto,
sottraendolo alle sue mani che stavano sistemandoselo sul petto.
Passò alle spalle della donna, massaggiandogliele, poi scendendo ai
seni. Era assai brava a sciogliere la tensione e quasi Erica non si
accorse quando due polpastrelli si avvicinarono a ciascuno dei
capezzoli. Li sentì stringere un attimo, ebbe un brivido. Le si
contrasse il ventre, ma pensò fosse stato un errore della massaggiatrice
urtarli o di esserselo immaginata, persa come era nelle fantasie
dell’imminente incontro con l’amante.
Non sentì quasi, immersa nei suoi sogni, le mani scivolarle sulle
braccia, fino ai polsi, con pressione crescente per fare poi lo stesso
dalle cosce alle caviglie.
Fu quando provò a muoversi che si accorse di non poterlo fare
minimamente.
Legata polsi e caviglie al lettino, nuda, il pube esposto, gli occhi
ciechi per il panno umido a privarla della vista, accennò una domanda e
una protesta.
Una mano le si posò sulla bocca, seguita da un fruscio e da qualcosa che
le entrava in gola soffocandola. Capì cosa fosse dal sapore umido,
dolciastro, solo un velo di sale in fondo, che le si sciolse in bocca.
Cercò di parlare e fu la prima volta che Marilena, col grembiule aperto
senza più lo slippino, la chiamò cagna.
Lei cominciò a vibrare sollevandosi sulle reni dal lettino ad ogni
passaggio delle mani e a ogni carezza. Le sfuggì un gemito quando i
capezzoli, questa volta inequivocabilmente, furono stretti,
strettissimi, prima dalle dita, poi dalle unghie.
Marilena le passò una mano tra le cosce bagnandosela e gliela porse,
sollevando il panno. Erica aveva gli occhi chiusi. Il respiro corto.
- Annusati cagna
- Puliscimi la mano, l’hai sporcata, leccala
Erica docile mosse, prima timidamente poi con frenesia, la lingua fuori
dalla bocca, la saliva a colarle fino al collo.
Il gioco continuò i cinquanta minuti esatti prenotati. La massaggiatrice
trovò qualcosa, potevano essere mollette, giocò coi capezzoli, poi le
labbra tra le cosce.
Quando le strinse tra le dita, sollevandolo e pinzandolo, il clitoride,
a Marilena usci un rantolo animale dalla gola. La fece girare.
Usò la cinghia dei suoi jeans senza che la cliente si opponesse.
La lasciò sola a rivestirsi, in silenzio, senza risposte né domande.
Erica raggiunse ancora sottosopra il suo amante nel parcheggio.
- Che cazzo di messaggio mi hai mandato stordita – lui le disse ridendo
“Ciao Marilena, arrivo alle 10, solito massaggio”
Erica dopo un attimo di smarrimento esplose in una risata
incontrollabile.
Al club, intanto, Marilena rileggeva sorridendo quell'inatteso messaggio
della sua cliente.
“Amore arrivo appena posso, ho un crop nuovo, nuove pinze per i miei
capezzoli e colo dalla voglia. Spero che Marilena non se ne accorga se
no sai che figura ci faccio…?” |