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Alejandra J.V.


 

Dove sono: nella riservatezza di una caotica Milano, o tra gli iris scalza, nel giardino della nonna, sull'orlo verde che confina con la campagna.

 

Perchè scrivo: perchè amo visceralmente la poesia contemporanea.

Chi sono: una ragazza qualunque.
Ma dire....ciocche brune, lunghe e fluenti a celarmi la mandorla degl’occhi; due nocciole lamellate d’oro dipingono il midollo delle mie iridi.
Vanità lunare è il colore che desidero nutrirmi la pelle, ahi me, in realtà ambrata.
 
Cosa io sento quando scrivo: nausea o ebrezza? confusione dell'anima.



Come ho iniziato a scrivere: studiando l'alfabeto :-). filastrocche da bambina, follie in versi o prosa poetica da ragazzina.



 

 


 

 

 

torna dietro lo specchio

 

 

I miei colori: addosso il nero. ma che io sia circondata dall' arcobaleno...

Cinque cose che valgono: il rispetto, l'ira, la tenerezza, l'ardore, l'amore.

Cinque che butterei via: guerra, ignoranza, pregiudizi, le zanzare, l'asfalto.

Le mie ambizioni: amazzone, ma non maniacalmente femminista.
 

Cosa mi emoziona: la vita.

Cosa amo e odio: uhm...ma non si dice.

La mia musica: se parto dal 1300 fino ai nostri giorni... non mi basta la pagina

Eros perchè: esiste. ed è prezioso.

Dove finisco io e dove comincia la mia scrittura: fusione totale.

Quello che voglio dire io e che Faber non mi ha chiesto fin' ora: dov'è finito il bianconiglio?
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mia mail se voglio metterla qui: