Chisono
Una ragazza
normalissima in superficie, BoccadiRosa in tutto il resto. Sono una che
la vita ha preso a schiaffi troppe volte, sono una che sta cercando di
resistere, sono una che ha spesso il vento contro, ma che cerca di
cambiarlo, questo giro di vento. Sono io, e basta.
Dovesono
In Valle d’Aosta, ma
solo d’adozione. Il mio cuore è in Piemonte, nel Roero e nelle Langhe,
terre d’orizzonti mossi e di filari, di colline e di castelli; è dove
son nata e cresciuta.
Perchèscrivo
Perché è bellissimo, perché è liberatorio, perché mi aiuta in molte
cose, perché scrivendo posso essere ciò che non sono, posso andare dove
non sono stata mai, perché scrivendo creo mondi che voglio condividere
con altri (sconosciuti o persone che amo), scrivo perché spero che un
giorno la mia scrittura possa aiutare qualcuno, come altri scrittori
hanno fatto con me.
Cosaiosentoquantoscrivo
Calore. Sentimento. Fermento. Eccitazione. Provocazione. Sfida.

Comehoiniziatoascrivere
Quando ero molto piccola e non sapevo ancora scrivere, disegnavo. Tanto.
I numerosi album e le matite che ho consumato non si contano.
Poi ho imparato a leggere, e a scrivere. E da allora credo di non aver
più smesso. Leggo di tutto, dai bugiardini ai libri sull’Estetica, dagli
Harmony (ora non più) ad Ammaniti, passando per i grandi classici,
Austen, Bronte … scrivo in ogni dove, sul mio taccuino rosa o sullo
scontrino del Conad, indifferentemente. Ma il posto preferito è il mio
pc, Q. Lui ha tutti i miei segreti …

Cosamiemoziona
Mi emoziona la natura in tutte le sue forme, la prima farfalla che vedo
in primavera o il primo fiocco di neve che scende in autunno.
Mi emoziona galoppare sulla mia giumenta, mi emozionano gli occhi cacao
della mia piccola Laika. Mi emoziona il sorriso dei bimbi della mia
migliore amica, Letizia. I tuoi occhi buoni. Mi emoziona l’Arte, i
quadri, gli affreschi dei grandi maestri del Rinascimento e del Barocco
e gli Impressionisti tout court.
Cosaamoeodio
Amo e odio la vita, insieme. Amo la persona speciale che mi sopporta
ogni giorno, amo i miei genitori, amo mia madre che mi ha insegnato a
diventare quello che sono. Amo i miei cani e i miei cavalli, amo
dipingere, scrivere. Amo l’estate. Amo cucinare, amo mettermi le mie
“chincaglierie” femminili e salire sui miei tacchi 12, amo una buona
pinta di Guinness. Odio l’essere crudele in tutte le sue forme, odio la
malattia che si è portata via mia madre troppo presto, odio il 27
dicembre che si è preso mio fratello. Odio non poter far niente, o poco,
contro chi maltratta i bambini, gli animali, le creature indifese in
generale.
Lamiamusica
La mia musica non è
quella della mia generazione; quando avevo dodici anni le mie amichette
ascoltavano i Duran Duran, io Fabrizio De Andrè (il cd in macchina è
consumato, ormai), la PFM, Guccini. I Depeche Mode e gli U2, soprattutto
i primi, i Pink Floyd; Miles Davis, a volte Nick Drake. Chopin, Ravel,
Debussy. E tutto grazie a mio fratello A., che mi ha insegnato ad
apprezzare la musica.
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Imieicolori
Leone,
nata a Luglio … i miei colori sono tutti quelli del caldo. Dal giallo
limone al rosso vermiglio. Ma amo anche i blu del mare, elemento che,
anche se lontano dai luoghi della mia vita, ne ha sempre fatto parte
(anche se ho il terrore dell’acqua!)

Cinquecosechevalgono
L’amore e l’amicizia, che spesso si fondono in un unico corpo, la
presenza inaspettata di una persona quando più ne hai bisogno,
l’altruismo incondizionato, l’Eros. In tutto ciò che esiste.
Cinquechebuttereivia
Il cancro, la cattiveria nel senso più orribile del termine, l’invidia,
la chiave della prigione dove è rinchiuso il mostro che mi ha portato
via mio fratello, la depressione e la miseria, materiale e culturale.
Lemieambizioni
Da buona Leone ne dovrei avere di ambizioni, no? Pubblicare il mio
romanzo, essere un giorno pubblicata da Einaudi (lo so, ma se devo
puntare in alto, tanto vale farlo altissimo, no?), aprire il mio piccolo
B&B.

Erosperchè
Perché non lo sapevo,
perché è stato inaspettato. Perché Faber ha creduto (e mi chiedo ancora
adesso il perché) nel raccontino che mandai a un concorso (chiaro che
lui è passato!) e che era stato scalzato da tutti. Perché ho scoperto
che mi piace. Perché, dopotutto, è bello scrivere d’Eros. Perché
l’allieva vuol superare il Maestro … (che mi piace provocare, l’ho
detto?)
Dovefiniscoioedovecomincialamiascrittura…
Io non finisco nella mia scrittura; chi mi conosce e mi legge, sa
benissimo dove trovarmi.
E trovare quelli che amo …

(il mio Taber, Percheron di
1100 kg...)
QuellochevogliodireioecheFabernonmihachiestofinora
Be’, potevi chiedere anche di cibo e bevande, ad esempio! A parte le
sciocchezze, potevi chiedermi come mai sono qui. Perché tu me l’hai
permesso. Grazie, D.
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