Chisono  Dovesono  Perchèscrivo Cosaiosentoquantoscrivo

Comehoiniziatoascrivere  Cosamiemoziona   Cosaamoeodio

Lamiamusica  Imieicolori   Cinquecosechevalgono Cinque

chebuttereivia
   Lemieambizioni    Erosperchè Dovefinisco

ioedovecomincialamiascrittura
  Quellochevogliodireioeche

Fabernonmihachiestofinora
Lamiamailsevogliometterlaqui
JillK
 

 

 

 

 
Perchéscrivo:

---> scrivo perché sento il bisogno di farlo. E' un bisogno elementare - come ben sanno quelli che come me creano continuamente - al pari del mangiare, del dormire, del fare l'amore... E come ogni persona che scrive non lo faccio solo al computer, o su carta: vivo le mie storie mentre, seduta a lato passeggero, mi lascio condurre da un posto all'altro. Mentre, chiusa in mansarda, ballo sulle note delle canzoni che al momento mi ispirano, recitando situazioni del testo e creandone di
nuove.
Mentre passeggio con le cuffie del lettore MP3 ben calcate nelle orecchie.
Il tempo vola, in questi frangenti, e le immagini diventano sequenze, poi film. E solo in seguito testo...



Comehoiniziatoascrivere:

---> a 14 anni, il primo vero testo. Molto prima dei raccontini strani, che regalavo in classe, ai miei compagni: ho sempre avuto il vizio di usare persone che conosco, collocandole in luoghi e in situazioni differenti (furba, vero? così è mooolto più facile!!).
Riflettendo ora posso dire che volevo semplicemente creare una realtà alternativa per il personaggio Giorgia: avventure, passioni, pulsioni estranee al mio presente ed alla mia età. Quello di raccontarle era per me l'unico modo possibile di viverle e, comunque, il modo più giusto.
Sono sempre stata precoce e mi affascinavano quelle figure sofferenti che
animano gli anime: mi figuravo al loro fianco, soluzione di tutti i loro problemi. Detto così, in effetti, suona in maniera piuttosto comica, magari eccessivamente strana, ma ho sempre avuto fantasia.
Comunque, per tornare alla domanda: ho iniziato a scrivere quando ancora non sapevo scrivere. Facevo strani arzigogoli sulle pagine delle agende di mia zia, imitando grossolanamente il corsivo... mi piaceva il rumore della matita... e la gestualità dell'atto in sé...
Me lo sono ricordato di recente. Forse è cosa comune, ma mi piace comunque ricordarlo, così come il colore di quei giorni lontani.
 


 

Cinquecosechevalgono:

---> lo sguardo ed i sorrisi di mia madre, l'orto dei miei zii, l'odore della terra, la forza e la quiete.
La presenza costante della mia migliore amica, la positività del mio ragazzo, lo sguardo tondo e buono del mio gatto Nemo.
(scusami se ho sforato - mi interrompo - altrimenti non smetto più)

 

Cosaamoecosaodio:

---> parlando di scrittura AMO veder finito un lavoro. Faccio parte di quella categoria di persone che spesso e volentieri lasciano le cose a metà, vuoi per un calo di interesse vuoi per altri mille motivi.
Crescendo questo lato di me è arrivato a nausearmi! Quindi ora AMO finire le
cose, (anche quando si tratta della verniciatura della camera).
Parlando di me come persona, nell'intimo, posso dire di amare mia madre, la mia famiglia, la mia casa.
ODIO, invece, rileggere gli scarti dei miei lavori e trovarli belli. Odio le
persone egoiste fino alla nausea e la mancanza di empatia. ODIO vedere
soffrire le persone che amo e leggere disagio negli occhi aperti di certi sconosciuti.
 

Cosamiemoziona:
---> stare seduta sul portico di casa mia, quando è calato il sole ed i gelsomini sono in fiore. In attesa di qualcosa di magico.
 

 

Chisono:
---> Giorgia Rebecca, 27 anni

 

 Dovesono: ---> Milano

 

 

 

Cosasentoquandoscrivo:

---> gioia, amore, emozione. E frenesia, sì, frenesia nelle dita, nel respiro, nella fronte. Mi sento Viva.

 

  

     

Lamiamusica: 

---> varia: dalla classica alla industrial, tutto ciò che alimenti il mio immaginario e che mi faccia da sottofondo è gradito.
Ultimamente prediligo Rachmaninov, Monteverdi ed i Dead Can Dance. Da cantare, indubbiamente, De Andrè.

Imieicolori:

---> Un tempo avrei detto, e senza ombra di dubbio: il nero.
Più avanti: il Bianco. L'altro ieri: il Verde. Ora come ora, per amor del vero, mi ritrovo a pensare: ogni colore, purché questi siano abbinati bene fra loro (la mia anima di ex-disegnatrice si esalta)

 

 

   

Cinquechebuttereivia:

---> la meschinità, il mio lavoro (a patto di trovarne uno migliore), i sensi di colpa (immotivati), in massa le persone che non sanno sorridere agli altri, la morte e la sofferenza. Le domande condannate a rimanere senza risposta (ovviamente solo nella vita reale, la suspence è bella da guardare e da leggere)


 

Lemieambizioni:

---> le tengo per me. Un po' perché su questo sono scaramantica.
 

 

    

Erosperchè:
---> sono scorpione ascendente scorpione. Se non bastasse come risposta, ecco la spiegazione: l'atteggiamento erotico è ovunque, in noi ed attorno a noi. Non si limita certo all'approccio puramente sessuale. V'è tensione erotica nelle confidenze di due amici quanto nel sorriso malizioso che si scambia con il/la cassiere/a del supermercato una volta saldato il conto; l'eccitazione nell'approccio fra due esseri umani, poi, è ancora solo
un frangente: ci si può eccitare fisicamente prima di un viaggio, facendo la lotta, guidando ad alta velocità (questo lo dico solo per sentito dire...ho paura della velocità!)
Ovunque si guardi esiste eros, esiste desiderio: la natura stessa è in continuo fermento, negarlo sarebbe sciocco.
Mi piace scrivere di passione, poi, perché questa, nonostante la sua natura volatile, pure è sanguigna e potente al punto che la sua nascita, come la sua fine, scombussolano psiche e sensi. Così scrivo di lei anche in racconti non erotici: la vita è passione e passioni. Siamo animali a sangue caldo.

Dovefiniscoioedovecomincialamiascrittura
---> siamo un anello, io e la mia scrittura. La stessa cosa. Sarebbe più facile rispondere ad una domanda tipo: dove finisci tu e dove inizia il tuo stomaco?
Se invece si intende "dove finisce il tuo punto di vista e dove inizia quello del personaggio", ecco: finisce nell'abilità dell'attore, che guarda al mondo con occhi non suoi. Come reagirebbe X all'avvenimento Y? Cosa
farebbe X incontrando Z?  Quando si prende la mano il gioco diventa anche divertente.
 
QuellochevogliodireioecheFabernonmihachiestofinora: 
---> Intanto "Grazie per la possibilità!"
Poi: "Va bene così?  Se ho fatto qualche errore ti prego di avvisarmi  !!!"

 
 

 

 

 

 

La mia mail se voglio metterla qui:               
(no spam, per favore... :-)...)