Chi sono:
Forse dovrebbero dirlo gli altri, chi mi
conosce quantomeno; io posso solo riferire l'essenziale: mi chiamo
Alessandra Bianchi e ho 30 anni


La mia musica: Il grande rock californiano
degli anni sessanta e settanta (Jefferson Airplane, Grateful Dead,
Quicksilver Messenger Service, Janis Joplin) e Led Zeppelin, Pink Floyd,
Alanis Morissette, Kate Bush.

I
miei colori: Tutti i colori. Per i vestiti prediligo il
bianco e il nero. |
Dove sono:
Dipende. Generalmente a Milano, dato che ci vivo, ma in questo periodo sono
invece in Brianza, in una casa che si affaccia su un magnifico bosco,
lontana dai rumori e dalle molestie del traffico
Perchè scrivo:
Perchè mi piace. A volte sento come l'urgenza di comunicare, di esprimermi
attraverso le parole dei miei racconti. Ho incominciato a scrivere da
ragazzina, dapprima a mano, in seguito con la macchina per scrivere, adesso
usando il pc. Ricordo che a scuola, quando c'era il compito in classe di
italiano, per me era come andare al cinema, si trattava di divertimento
puro.
In questa risposta assemblo anche alcune domande successive: l'atto dello
scrivere, di immaginare e creare storie, di descrivere stati d'animo,
emozioni, oppure di parlare della natura - il mare, i boschi, la campagna,
il lago - mi dà forti sensazioni. Mi capita di commuovermi, e quando questo
accade generalmente significa che ho scritto qualcosa di buono. Non preparo
mai nulla in anticipo, non pianifico: quando mi viene un'idea (in linea di
massima succede in macchina, mentre sto guidando, oppure quando cammino)
scrivo. Di getto. Poi rileggo e apporto qualche correzione. |
Cinque cose che
valgono: Leggere, scrivere, la musica,il cinema, ballare,
nuotare, la natura. Soprattutto il mare.


Cinque che butterei via:
La falsità, la cattiveria, il razzismo, la maleducazione, la volgarità.
Le mie
ambizioni: Mi piacerebbe poter vivere grazie alla scrittura, cioè
scrivere di professione.
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Dove finisco io e dove comincia la mia scrittura:
Ho scritto un libro, "Lesbo è un'isola del mar Egeo", editore Borelli,
collana Pizzo Nero. E' un romanzo che prende spunto dalla mia vita, ma
che contiene anche elementi di fantasia. Non mi sembra il caso di
puntualizzare, episodio dopo episodio, quali parti siano reali, e quali,
viceversa, frutto della mia immaginazione. E' il percorso sessuale di
una ragazza, che attraverso varie esperienze imboccherà la strada del
degrado, salvo poi... ma naturalmente mi fermo qui. A volte delle
persone mi scrivono, chiedendomi perchè parlo poco di me stessa. Io
penso che alla maggior parte dei miei lettori interessi avere davanti
agli occhi una buona storia, magari scritta in maniera accettabile; non
credo proprio che muoiano dalla voglia di apprendere inediti particolari
della sottoscritta
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Quello che voglio dire io e che Faber non mi ha
chiesto finora:
D'altro canto, cosa potrei dire
di particolare?
Che a volte sono incline alla malinconia?
Che "rinasco" in primavera per andare in letargo a novembre?
Certo, ci sarebbero delle cose da dire: ma, tutto sommato, non sono molte,
nè particolarmente rilevanti. Inoltre, non ho mai inteso postare in rete una
sorta di diario personale (attenzione: non sto dicendo che questo genere di
blog non mi piace)La mia scelta è stata quella di scrivere racconti che
potessero risultare interessanti, e di cercare di scriverli in un italiano
passabile.
Mi impegno sempre al massimo delle mie (relative) capacità per ottenere
questi due risultati, e quando ci riesco sono contenta.
Non posso fare di più. Cerco, e spero, di non fare di meno. |