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Cristiana M.
   
   
   
   
   

Chi sono:Sono una virgola, l’arco che si tende, il senso di un gesto, la mano aperta che si richiude nel pugno, un salto nel vuoto, la contraddizione, tutto quello che non sai, l’imperfetto del verbo essere, una ranocchia che salta spesso, il sospiro della pelle, l’ineffabilità del vento.

Sono il sentiero aspro che si lascia per la via nuova, il passato che torna sempre, un grido che non sai soffocare, la metamorfosi di Kafka, l’onda di Jabès, le mani di Bharani, le variazioni di Goldberg, la caverna di Saramago, le pene della Plath, i sassi della Wolf. Orlando metafisico. Uomo e donna. I capelli viola e gli occhi chiari. Una bocca.

Dove sono: Sono nella città di Adriano, fra gli elefanti di Annibale, quoque tu? e la toga, la storia che pesa con i suoi anni. E sono anche nel bosco di castagni, sotto il riverbero dell’acqua, nei tramonti col cielo accanto e Lucrezia che ha aperto le braccia e tentato di volare.

 

 

Perchè scrivo: Perché non posso fare altro. Perché ho bisogno di parlare con voi, di farvi partecipi dei miei deliri, gli incubi, i sogni, le paure, le incertezze, le gioie. Anche perché amo ridermi addosso e spesso quando rileggo lo faccio e perché adoro fare palline di carta e ne ho la casa piena, come la pancia sazia di mangiare parole.

Cosa io sento quando scrivo: Non sento. Vivo. Dentro e fuori di me. Un conato che sale nella gola e l’aria che vomita pensieri, sensazioni, desideri. Illusionista da sempre, m’illudo ogni volta.

Come ho iniziato a scrivere: Nello stesso modo in cui ho iniziato a camminare. Da sola.

 

I miei colori: Il viola e il nero

 

Cinque cose che valgono: Le devo ancora trovare

Cosa mi emoziona: Leggere e non avere voglia di finire. Un uomo che mi guarda. Una donna che mi sfiora. Le mie figlie. La musica.

Cosa amo e odio: Tutto e niente. Dipende da come mi sveglio la mattina.

 

La mia musica: Classica in assoluto. Il Requiem di Mozart, le consolazioni di List, la Traviata e non mi basterebbe questa pagina e ho fatto torto a tutti i miei amori che non ho nominato.

Cinque che butterei via: Idem

Le mie ambizioni: La scrittura

 

 

Eros perchè: E’ il sale della vita, il motore, l’energia vitale che muove il cosmo. E’ anche la dannazione, la solitudine, il pensiero che precede il gesto.

Dove finisco io e dove comincia la mia scrittura: Mi piacerebbe molto saperlo. O forse no! Dalla punta dei miei capelli all’unghietta del minulo. Sapete cos’è il minulo?

Quello che voglio dire io e che Faber non mi ha chiesto finora: Odio le interviste (anche se lui non me lo ha chiesto io gliel’ho già detto!)
 
 
 
 
La mia mail se voglio metterla qui: