Faber per Tangerine.
(omaggio, a chi ha dato vita alle prime pagine del sito)
Tangerine che evoca una città africana, calda e sul mare, oriente d’Africa
e sole che scalda e infiamma il viaggiatore, solo per il suono.
E nella città, a sfuggire il battito del sole nell’ora più calda,
il sapore arancione del mandarino sbucciato con le mani, in bocca, a placare e dissetare.
All’ombra del caffè al porto antico, seduti. A guardarne il mare e le rotte increspate di correnti e scie.
Ha profumo di notte, di ombre nel mercato, sotto i teli.
Di spezie esotiche e passi silenziosi al riparo dei teli stesi a farsi tetto bianco sui mercati,
a colorare d’ombra e ombre, scivolate a caricare e saturare i colori, il mondo sotto, tra tappeti e occhi di donne velate.
Sa di mandarino.
Col cuore che disseta, succo colore di arancio maturo e pieno.
Fresco di sole persino al freddo dell’inverno.
Profumo, diffuso nella stanza, già sfiorandolo a svelarne il frutto,
sollevando, appena, con le dita,
a diffonderne il profumo, la buccia.
Odore di Natale, dei Natali sino da bambino,
di caldo in casa quando è freddo fuori.
Di olio che brucia sulla punta saltellante di una candela,
scoppia di fiamma sulla fiamma
e riempie del suo odore e del suo profumo
oltre alla stanza anche i pensieri.
Odore che disseta prima ancora che disseti il succo.
Senza di lei, non ci sarebbe questo sito.
Non sarebbe in ogni caso questo.
Perché, se io ci ho messo le parole, le stesse che tra l’altro ho messo anche altrove,
il mio webmaster, creandolo, e dandogli l'avvio, la prima vita nella rete, e dandogli i colori, ha messo tutto il resto.
Il sito ha i suoi colori, ha i suoi lineamenti, l'imprinting, il calco, che ho cercato di rispettare successivamente, nello specchio lei e non io, e le parole, sole, sono mie.
Lei ha dato il via, ha messo in moto tutto, era il novembre 2004, io ho, facendolo continuare a vivere e crescere dopo di lei, solo continuato in fondo.
Tangerine.
Suo è il gusto, e l’adesione, indulgente anche a volte, per cuore, a ciò che ha letto e poi ha vestito, qui,
dei suoi vestiti e dei suoi bei colori.
Suo è ogni colore, cercato nell’armadio, scelto e scosso alla finestra, per vederlo nel sole
e scelto e regalato poi, a vestire qui ogni mia parola.
Suo è il calore.
Suo è il sorriso che si legge, nelle pagine, tra le righe e le parole.
Suo, quel sapore, odore e colore, di frutta, di bocca pulita e profumata, fascino e passione,
di fresco in gola al sapore di mandarino, a scivolare oltre le parole.
A Tangerine, prima webmaster di Eros e Parole, o webmistress, visto che è una donna, e molto bella, dentro e fuori.
Grazie, da chi scrive parole, a te che ne hai trovato i colori, con la tavolozza e le sfumature del cuore.
In coda, da chi scrive ma non sa cantare, per dire ancora grazie, due canzoni. E altre parole.
Picture yourself in a boat on a river, with tangerine trees and marmalade skies.
Somebody calls you, you answer quite slowly, a girl with kaleidoscope eyes……
She lifts her dress and floats to dreamland makes love to the sky.
She lets her hair hang down as the weeds go round lady greengrass.
Puff the grass is tangerine puff the sky is suddenly green, her eyes breath in a state of mind…
She's beginning to fly…
She's beginning to fly…
Licking lollypops, catching moondrops, bright and beautiful….