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Doveva studiarle
meglio le usanze del paese. Informarsi almeno. Quando gli
chiesero di accompagnare la moglie del suo capo, l’autista era
malato, per compere e poi al club nautico, doveva mettere anche
quello in preventivo. Ma lei era così giovane, così bella, così
sfrontata. Quegli occhi così maliziosi, fissi nei suoi. E gli
mostrava con mille pretesti cosce e seno. Sì, era certo. Lei lo
provocava. Resistette. Cercò di guardare la strada e non
l’assenza delle mutandine di lei nello specchietto, mentre
guidava. Fu aiutandola a caricare i dieci pacchetti della
boutique che si concesse un giro. Le mani finirono sul culo, poi
sotto la gonna, con un dito le sfiorò la fica. Le mani. Seduto
al bar in Teramachi-dori se le guarda ora. Nove dita, manca un
indice. Due giorni prima erano ancora dieci e c’era. |
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