Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioč scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

54.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  L'evasione
(tema "Megera", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

L’aveva trovato suicida, svegliandosi un mattino. Dopo averlo torturato per la vita. Povero Tom. Ovunque andasse lei lo seguiva, nascosta nell’ombra, nelle pieghe di tutta la sua vita. Assillandolo, tormentandolo. Lo stuzzicava, lo provocava, lo portava perennemente verso nuove cadute, gli ravvivava maligna ogni invidia. La donna del suo amico, l’auto del fratello. La vita che non aveva e ogni vita che lei maligna gli additava. E poi la gelosia, insinuava dubbi, aggiungeva incertezze, sapeva come girare quella lama con cui gli impalava stomaco e cuore. Non un attimo, uno solo di pace. Ovunque Tom andasse, Meg c’era.
Meg attonita accanto al corpo, evaso nel’unico modo possibile alla sua tortura. Meg, era seduta, e piangeva. Meg. Era.