Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

55.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Tutto su di lui
(tema "L'elezione", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

Quando lo elessero scattò l’orgia mediatica. Internet, tv, giornali. Radio. Inondarono delle schegge della sua vita ogni attimo della nostra. L’infanzia precoce. La scuola. I primi affari. La carriera folgorante, prima la finanza, poi la politica. Sì, era l’Uomo che ci voleva. Fu la prima volta che fecero veramente come in America usa. Intervistarono le ex della sua vita. Gli amici del periodo in Iraq raccontarono un eroe, un amico generoso. Scavarono, vendendocela, compiaciuti e compiacenti la sua vita. Ma era normale, dovevamo attendercelo, lui possedeva tutto: fabbriche, tv, internet, giornali. Ci fecero innamorare della sua famiglia. La moglie, il figlio, la nuora, la figlia naturale e quella adottiva. Il suo avvocato. Aggrovigliati nudi e sudati nel suo letto, anche quella notte. Una grande famiglia. Ma questo no, noi non lo sapevamo.