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E attesero, che
arrivasse Montalbano. Che finisse la sua indagine in tv,
Catarella imparasse l’italiano, Mimì Augello lo rimettesse nei
pantaloni e Fazio buttasse l’ennesimo pizzino anagrafico.
L’indagine fu breve. L’assassino subito arrestato. La scena del
crimine? un campo di battaglia, cozze a terra, pomodoro fin sui
muri. Vino sulle tovagliette, pezzi di pesce affogati nei
bicchieri. Il killer lo presero con la pistola fumante ancora in
mano, una strana pinza, dicono fosse un attrezzo loro, di quei
pervertiti sadomaso. La vittima era una donna bella, che dopo
poco, complice il calore che la circondava (e un poco il vino)
donava sorrisi e scioglieva la sua malinconia, pian piano, come
si scioglie a volte il miele. Piano piano. Non fu facile
liberarla dall’insidia aliena. Impigliata nei capelli la chela.
Era la Notte delle Chele Volanti. Il lanciatore di chele venne
condonato. Con una risata di tutti. E un bacio. |
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