Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

66.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Mica è una bestia sola...
(tema "Ad Personam", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

- Ma sì, sono nocciola. No…dici di no? Eppure,sai, la mia fobia, mi pareva che. Verdi allora? Se dico “belli” vale come colore? No? “Bellissimi”, allora? Un’altra ics? Mioddio - Lei ride. Che ridere le viene bene, è un cibo di cui si nutre volentieri. “Sai, nella vita ce ne sono già troppi di problemi” spiega. E sorride. Ritenti, allora. – Eppure sono certo, nocciola, te li ho guardati bene, ci si nuota, anche se non fisso l’iride per la mia fobia. No, un’altra ics no, se no al di là del colore dei tuoi occhi sono io che poi divento viola – E ride, e ridi. Poi scopri che erano giusti ambo i colori. Un occhio è da felino, verde smeraldino. L’altro nocciola, come i cerbiatti che al mare rubano le tue insalate. Due anime, in una donna sola, che riempie di ics un piccolo notes nero. Sorride. Sorridi. “Ics. Perché nella vita …” sorride. Sorridi, perchè ha ragione.