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Lo butto, l’ho
deciso. Non suona. E poi la batteria si scarica e lui non suona.
Lo prendo in mano, nella tasca non l’ho sentito vibrare, ma vuoi
mai. Che...? No nessun messaggio suo. Nessuna chiamata. Lo odio,
la odio. Se lo fisso come sto facendo ora non è che dopo suona,
vero? No, non suona. Mi sento stupido, inutile, idiota. Un vuoto
nello stomaco, le tempie pulsano e la gente interroga i miei
occhi ancora rossi incrociandomi nella via. Lo stringo con
rabbia nella mano. Vorrei piegarlo, stritolarlo, stritolare lei
allo stesso modo ora. Cazzo, sto male, ma male male. E lui non
lampeggia, non vibra, non suona. Seicento euro, un anno di vita,
finiscono così contro un bel muro e vado al treno, riparto ora.
A duecento metri, lei ha ricaricato 10 euro nel suo e corre sul
marciapiede e chiama. “Spiacenti, il numero da lei chiamato...” |
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