Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

74.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  In un istante solo
(tema "Il tempo", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

Avevi cinque anni quando ti disse, no, non siamo più amici, girò verso casa e ti lasciò, sul prato con in mano quell’inutile ridicolo pallone. Il primo bacio. Rubato in un portone, lo rivivi, sapeva di gelato all’amarena, occhi chiusi. Morì. Tuo padre, avevi 17 anni, la sera che con la commessa di 23 avresti dovuto per la prima volta fare l’amore. Vedi lei, la mattina che nacque, e sei lì ancora a chiedere all’infermiera, ma è una bambina ..femmina? Che l’infermiera ti chiese se mai esistessero bambine maschio e rise. Con te, ma tutti dicevano da mesi che sarebbe stato un maschio a nascere quel mattino. Rivedi nuda, lei, loro, tutte. Sedute sul letto dopo l’amore. Sdraiate in riva la mare a farsi baciare dal sole. Su un prato quasi a duemila. Poi il buio. Dicono che il tempo si apra da solo e esploda in un attimo ogni tua cosa. Quando muori.