Solo per Zeena





 
Un poco di silenzio adesso.
.... a questo punto della notte Faber è anche stanco.
E tace.
La pausa di riposo e riflessione (si dice così vero se uno vuol darsi un'aria..seria ? ) durerà qualche giorno credo.
Ma se mi nasce l'estro, se il sesso e le scaramucce con la piccola Zeena risvegliano il cuore e l'ardore di un uomo disilluso e grigio, allora, magari, nasce qualcosa e qui la espongo ai naviganti.
Zeena.
Sì,  Zeena.
Zeena ha corpo piccolo e io grande. Zeena sembra un cucciolo di donna e io il gigante.
Zeena che ha paura sempre. Sobbalza ad ogni ombra e ogni rumore.
Zeena che allora mi salta al collo, lo cinge con le braccia e si aggrappa.
Zeena mi abbraccia in quel suo modo strano: le braccia al collo strette a reggerla, aggrappata al lato.
Le gambe serrate sui miei fianchi.
E il seno aguzzo sotto la maglietta sporca di grasso di stiva che mi si punta nel costato.
Sento quel seno aguzzo e duro gonfiarsi e sgonfiarsi nel respiro e salire e scendere nell'affanno della sua ansia di fuggitiva della Colonia Vecchia.
Mi si pianta nel costato ma è come se mi battesse dentro il cuore.
Zeena.