Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

11.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  carte (tema IL CASTELLO)  
     
 

Mise le immagini della sua vita una sull’altra. Ne seguì il percorso. Seduto al tavolo nella casa da cui lei era uscita con le valigie fatte in fretta e furia. Rivide il loro incontro, le prima uscita con gli amici. La prima volta che aveva scoperto l’intimità umida e calda del suo corpo. I cieli e le notti di dieci estati, dieci inverni. I viaggi. I primi litigi, mesi dopo. Il primo tradimento. Il secondo. Il terzo. Rivide il tempo vissuto tra luce e buio. Amandola. Male probabilmente. Rivide lei con lui. Poi lei a terra mentre stava colpendola, tradito, questa volta lui, e non viceversa. Fu allora che diede un pugno sul tavolo, alzandosi con gli occhi lucidi.
Sul tavolo, la donna di cuori. Sopra ogni altra carta. Nel crollo del suo castello.