Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

18.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  i piatti sporchi della cena (tema DUE GOCCE DI SANGUE, micro racconto in dieci righe)  
     
 

Si era messa a lavare i piatti dopo la loro cena, per porre fine a quella fastidiosa discussione.
Perché non era vero. Non era così. Non era premeditata nessuna delle cose di cui la accusava. Nessuna. Nessuna. Nessuna.
Lui poi non aveva il diritto. Non proprio lui che. Proprio lui, dopo che. Lui, che non più. Che mai. Sì, forse davvero mai. E poi scagliare il piatto contro il muro, no, non doveva. E quegli schiaffi le bruciavano ancora, mentre lui davanti alla tivu nemmeno la guardava e lei con le guance in fiamme lavava i piatti. No, non doveva arrivarle da dietro e prenderla per i capelli in quel modo. Guardò ancora nel lavandino il coltello sporco. Lui a terra. Dal marmo bianco le sorridevano due gocce di sangue. Diventato nero.