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il campanello |
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L’uomo e la ragazza scendono dall’auto.
Ognuno con un braccio alle spalle dell’altro e una mano posata
sul culo dell’amante.
Lui incespica nella chiave, la gira la rigira, la porta si apre
o no?
Lei serra la mano sotto i jeans di lui, sorride, gode il suo
intoppo goffo con quella porta.
Il gesto di lei, che all'entrata del motel sembrava così
giovane,in imbarazzo, è quello sicuro di una donna adesso.
Entrano, lei chiude,con la chiave che lui le porge - ora
impacciato è lui, non lei - la porta.
La stanza, la prima.
La loro.
L’uomo le porge il piccolo dono. Un laccio di velluto nero con
un campanellino argento. Lei sfila il laccio. “Spogliati”
Le uniche parole di lei, la gonna alle ginocchia, seduta, il
nastro in mano a far suonare divertita il piccolo sonaglio. Lo
batte sul palmo, quasi a scandire i gesti di lui che inizia
lento a spogliarsi. Si lascia sprofondare nella poltrona, che
lui le veda le cosce sotto la gonna e cominci a desiderarla. Lo
provoca.
Lui slaccia scarpe. Cintura.
Sbottona la camicia e posa ogni indumento sull’altro.
Lei si frena dal toccarsi. E’ madida ma non vuole tradire
l’emozione.
La nega a lui che, lì per lei, lento si spoglia.
“Le mani sulla testa”
Lui obbedisce.
Lei gli posa la mano sul culo. Ci gioca.
Lo sfiora. Stuzzica, con un guizzo del dito agile la rosetta che
sente serrarsi. Poi stringe un nodo di dita, scivolando sotto,
ai coglioni.
Li tiene.
“ Chi è la loro padrona?” la voce è così profonda e calda che a
lui impazziscono respiro e cuore.
Comincia a carezzargli il sesso, piano. Poi sempre più forte lo
stringe e lo fa crescere nella mano. Lei vestita. Lui nudo col
cazzo che lo tiene legato alla sua mano.
La donna recupera il laccetto quando vede che è teso ed
abbastanza eccitato. Lo chiude intorno al sesso.
Il campanello suona ad ogni tocco.
Chiude la piccola fibbia. Stringe.
Che stia a posto e non scivoli.
L’uomo si muove appena. Il campanellino suona.
Al primo tintinnio lei sorride.
Lui arrossisce, abbassa gli occhi.
Lei comincia a spogliarsi con lui fermo a guardarla. Si sdraia
sul letto, allarga le cosce e si mostra aperta, lucida e gonfia.
“Ora ti inginocchi e mi lecchi. Voglio sentire il campanellino
suonare la tua voglia mentre mi prendi” e lo carezza con il
piede, due, tre piccoli colpi che tintinnano nel silenzio della
stanza.
L’uomo posa le labbra sulle labbra socchiuse e calde. Le scosta
con la lingua e beve la voglia che comincia a farsi densa,
viscosa e calda.
Il campanello suona.
Felice.
Per entrambi. |
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