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“Tienilo fermo se no non riesco!” sibilò
all’amico dal grembiule di cuoio. E prese in mano il martello.
“Bloccalo, cazzo!” Klaus oscillò il martello minacciosamente
“fermo! Ti ho detto fermo o sbaglio il colpo”. E spinse il suo
socio verso il muro a tenere fermo il bersaglio che stava
sfuggendogli dalla presa delle mani.”Tienilo, tienilo ben fermo,
che non ti scappi, che se scappa io sbaglio il colpo e se ti
scappa poi sono guai tuoi, con la fatica che ho fatto per
inchiodarlo contro quel muro finalmente” Si pulì il naso nella
manica del camice sporco di rosso. “Tienilo, cazzo!” E colpì il
muro poco a lato dal volto nella cornice, tenuto contro il muro
maldestramente da Otto. “Otto, cento volte ti ho detto di non
spostare il quadro e il chiodo, cazzo!” sibilò con rabbia,
rispappolandogli il pollice.
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