Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

39.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Pianino, adagino quattro ragazzi andavano al mare
(tema SAN VALENTINO, micro racconto in dieci righe)
 
     
 

Erano a Lucca, la ragazza della reception era appena entrata nella sua stanza e lui stava legandola al letto con le sue calze, una cravatta e una tendina della finestra. In bocca le aveva messo le sue stesse mutandine nere, lei all’inizio stava al gioco, lo aveva provocato a farlo, ci avevano scherzato tutta la sera prima al bar, dopo che lei era smontata dal suo turno. Ma diommio quanto era goffo lui con quei nodi. E tirava, stringeva, graffiava, schiacciava, faceva male, mica si fa così, eccheccazzo…
“Mmmmpppfff icchè tu fai ?” mugolò lei attraverso il pizzo
“Pianino!…rallenta, ahia” le scappò, ovattato dal bavaglio.
“Adagino!… tu mi fà male”. Poi finalmente si ricordò il suo nome.
“Basta così, rallenta” sibilò. “Con calma, così, bravo,… Va Lentino!”