Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

45.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Il coraggio della luce (tema "Il drago", micro racconto in dieci righe)  
     
 

Perché alla fine la luce è luce. E il vero buio è la paura della luce. A volta accenderla fa paura, nel buio immagini mostri, angosce, draghi, che si apra un buco nero a inghiottire la tua vita. Così il tuo buio lo vivi dentro, è la difesa ambigua dalla tua paura, lo copri di bugie per dare e darti giustificazioni. A volte per imbrogliarti da solo e sentirti generoso. O migliore. E più lo fai più sale la paura della luce. A volte il buio lo si coltiva in due. Chi non vuole accendere la luce e far vedere e chi finge che nemmeno ci sia il buio, perché ha paura di ciò che con la luce può vedere. Poi si accende la luce. E se la accendi davvero, i mostri sono ombre, le angosce solo porte che andavano aperte o chiuse. I draghi solo l’eco cresciuto dal silenzio a dismisura. Bisogna avere coraggio. In due. E crederci. Almeno in due.