Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

46.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Istruzioni. Come si fa seccare un fiore (tema "La fine dell'amore", micro racconto in dieci righe)  
     
 

Lo si raccoglie piano, con cura, al momento del bacio del sole. Si taglia piano, ma con decisione, che il gambo non si spezzi, sfibri o rovini. Al punto giusto perché anche dopo conservi la sua armonia. E memoria di quando si apriva e chiudeva a scandire le giornate. Poi lo si appende. A testa in giù. Tranquillo, non soffrono più dopo che li hai recisi. Così la linfa scende e si salva nel calice e nei petali e ne preserva il colore. Si mette all’ombra. Che circoli aria, non troppo calore. I fiori secchi sono più fragili di quelli vivi, si sbriciolano se li conservi male. Ogni tanto devi guardarlo, girarlo, spostare il laccetto sul gambo. Che non lasci segni dolorosi. Se lo farai con cura si preserverà ancora.
Un poco.