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Com’è difficile
spegnere un pensiero. Clik.
Nel buio inciampi nei suoi mobili. Nell’orlo dei suoi tappeti.
Picchi con la caviglia nello spigolo del letto e ti fa male.
Ritrovi, sbattendoci contro, tutte le cose che prima di
spegnerlo sapevi dov’erano, erano familiari, la tua vita, li
amavi. E ora devi camminarci facendo lo slalom cieco, cercando
di non cadere e farti male.
Se pensi ad altro ci inciampi, e apri gli occhi all’improvviso.
E esci dagli altri pensieri in cui ti eri rifugiato. E ci
riprovi, clik. E inciampi ancora. Schiacci e schiacci il tasto.
No.
Buffa cosa gli interruttori, puoi spegnerli tutti e due, ai due
lati del corridoio, ma non puoi impedire che si riaccendano da
soli. Vero?
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