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Il primo fu Jack
Kerouac. Con una mascherina rosa. Arrivò dietro alla Tamaro,
vestita da pantera, le posò le mani ai fianchi , poi tastò sotto
e quando non trovò nulla scappò inorridito. Sulla scrivania
Virginia e Tostoi. Lui coi peli della barba le solleticava il
pelo e lei rideva, dio come rideva. Sotto il bancone un treno.
Davanti, la locomotiva. Pasolini. Dietro, non si capisce come
fossero agganciati, Grazia Deledda, dietro di lei, vagoncino del
carbone, Moravia che pompava così forte da spingere lui
locomotiva e vagone. Attonito li guardava l’ultimo lettore
rimasto chiuso dentro per errore: li aveva visti saltar giù
dagli scaffali. Ora li vedeva contorcere, mescolarsi, gemere,
mugolare, godere. Fu il più sfortunato. A lui toccò in sorte
Paperino, uscito dalla emeroteca nella stanza a lato. Fatelo
voi, del sesso orale, con uno che ha un becco arancione! |
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