|
Si riunivano di
nascosto da sguardi indiscreti. Sale schermate col piombo,
metaldetector, qualcuno dice persino perquisizioni corporali.
Venivano da paesi lontani. Parlavano una lingua semisconosciuta
ai profani, tutti la stessa, esattamente uguale, solo cambiavano
le inflessioni. Nessuna foto, nessuna registrazione. Nessun
testimone. Si riunivano a una certa ora, il più anziano
cominciava a parlare. Ascoltavano, discutevano, si scambiavano
note di mano in mano, sguardi, nei momenti di pausa (pranzo,
cena,caffè, frequenti visite alla toelette perché l’età non
aiuta certo a contenere), piccoli assembramenti. Conciliaboli
nascosti, improvvisati. Decisero il lunedì. La Cupola nominò il
nuovo capo. Don Vito. Accesero i sigari dal fumo bianco
profumato e l’acclamarono in coro. In siciliano. |
|