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- E lo volevi tu
quel gatto. Che quando non ci sei mi parlerà di te. E’ identico
alla tua gatta. Come è bello. Lo vorrei, sarebbe come avere te
qui quando sei là con lei. Ho sempre desiderato un gatto.
Davvero l’hai regalato a una ragazza che ho lo stesso nome che
ho io, che buffo. No, che poi esce sul ballatoio e rischia di
andare e poi se va e si perde? Il suo colore è bellissimo. Può
perdersi sui tetti, ci sono anche le impalcature del cantiere.
Ma me lo porti quando vieni? No, non si può fare, poi quando
vado via chi lo cura? Alla signora delle piante non posso
chiederlo, è vecchia. E quando lavoro, e quando non dormo qui?
No, proprio l’avrei voluto ma non si può -
Maledetto gatto. Così indeciso. Quanto indeciso o ingenuo non lo
so.
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