Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

58.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  giovane mio amore/quanto ingenua/non lo so
(tema "Maledetto gatto", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

- E lo volevi tu quel gatto. Che quando non ci sei mi parlerà di te. E’ identico alla tua gatta. Come è bello. Lo vorrei, sarebbe come avere te qui quando sei là con lei. Ho sempre desiderato un gatto. Davvero l’hai regalato a una ragazza che ho lo stesso nome che ho io, che buffo. No, che poi esce sul ballatoio e rischia di andare e poi se va e si perde? Il suo colore è bellissimo. Può perdersi sui tetti, ci sono anche le impalcature del cantiere. Ma me lo porti quando vieni? No, non si può fare, poi quando vado via chi lo cura? Alla signora delle piante non posso chiederlo, è vecchia. E quando lavoro, e quando non dormo qui? No, proprio l’avrei voluto ma non si può -
Maledetto gatto. Così indeciso. Quanto indeciso o ingenuo non lo so.