Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

69.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  L'idea vincente
(tema "Maledetto telefono, ti butto", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

Decise di farla finita. No, non con la vita. Con la crisi e la crescente miseria. Ma come fare? Pensò a vecchi lavori, no, era crisi in ogni settore che lui conoscesse. Pensò allora a nuove tecnologie, nuovi servizi, serviva un’idea davvero nuova, per sfondare e spazzare il mondo rastrellando soldi. Eh, sì. Come se le idee geniali venissero a comando, a bacchetta. Ingannava il tempo, per non pensarci troppo, scrivendo. Racconti, microracconti a tema. In un gruppo con amici. La settimana prima il tema erano “le farfalle”, questa “maledetto telefonino”. Ne scrisse uno, due. Ne lesse altri di altri. Poi ebbe l’idea. Passò sotto casa di tutti, la sua compresa. Raccolse 88 Nokia, 24 Samsung e 35 iPhone. Scagliati dalle finestre, nei water e in mare nei racconti. Li rivendette tutti. E si fece un telefono fisso. Finalmente.